
BARI – Fimaa Bari Bat accoglie con favore l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, del disegno di legge sulle pmi, nella parte che punta a una stretta delle recensioni false, nei confronti di ristoranti e strutture ricettive. Nella visione della delegazione territoriale della federazione dei mediatori d’affari e agenti immobiliari, infatti, vanno difesi la dignità del lavoro e la valorizzazione degli immobili.
Al capo IV del ddl sulle pmi, quindi, è stato indicato chiaramente che le recensioni online dovranno essere dettagliate e pertinenti, e comunque non oltre 15 giorni dopo dall’effettivo soggiorno, oltre che “provate” dimostrando un effettivo utilizzo del servizio o prodotto. Ancora, deve essere consentito alle strutture la possibilità di replicare alle recensioni e di richiedere le cancellazioni di quelle palesemente false o ingannevoli.
Una misura, dunque, che si inserisce in un’ottica che salvaguardi le realtà nei settori della ristorazione e del turismo che soffrono, ai tempi delle chatbot e dei social, di interventi che possono causare ingenti danni, fino alle chiusure delle attività.
Il nostro territorio, e Bari in particolare, sta vivendo un momento felice dal punto di vista dei flussi turistici e, di conseguenza, sta vedendo un costante aumento dei valori immobiliari. Queste azioni, che mirano a screditare le strutture, possono creare danno all’intero sistema socioeconomico, con pesanti ricadute anche sull’occupazione.
Spiega il presidente Gigi Foresio: “Come organizzazione che lavora sul campo, al fianco di chi vuole valorizzare i propri sacrifici, non possiamo che sostenere ogni misura che vada a contrastare comportamenti scorretti. Non dimentichiamo che il boom turistico della nostra città, e di tutto il territorio circostante, si basa principalmente sulla reputazione online delle attività. Non possiamo non pensare al fatto che comportamenti scorretti causano danni alle imprese e a tutto il tessuto e che, inevitabilmente, finiscono per colpire il valore stesso degli immobili che, così, vengono svalutati. Insomma, un danno diffuso che dobbiamo in tutti i modi contrastare”.