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La Follia Collettiva del Black Friday: il Consumismo Estremo e le Baccanti di Euripide

Il Black Friday segna l’inizio della stagione dello shopping natalizio con promozioni e sconti che attirano milioni di consumatori. Tuttavia, dietro l’apparente convenienza degli acquisti, si nasconde una realtà più oscura: una vera e propria follia collettiva che riflette il consumismo estremo della nostra epoca. La corsa al Black Friday non è solo una questione di affari vantaggiosi, ma una manifestazione delle dinamiche sociali e psicologiche che governano il nostro comportamento.
Il Black Friday ha origine negli Stati Uniti, dove è diventato famoso per gli sconti massicci e le offerte lampo che seguono il Giorno del Ringraziamento. Negli ultimi decenni, questo evento si è diffuso in tutto il mondo, trasformandosi in un fenomeno globale. Milioni di persone si accalcano nei centri commerciali o si collegano online alla ricerca di occasioni imperdibili, spesso trascorrendo ore in fila o navigando febbrilmente tra i siti web.
La corsa al Black Friday può essere vista come una forma moderna di follia collettiva. Le persone sono spinte a comprare non per necessità, ma per il piacere di fare affari. Le tattiche di marketing, che giocano sull’urgenza e sulla scarsità delle offerte, alimentano un senso di competizione e ansia. Il risultato è una frenesia di acquisti che può portare a comportamenti irrazionali, come il sovraindebitamento e l’acquisto compulsivo.
Il Black Friday non è solo un evento commerciale, ma un riflesso della società consumistica in cui viviamo. Il bisogno di acquistare e possedere oggetti è strettamente legato al nostro senso di identità e status sociale. Gli psicologi hanno evidenziato come la frenesia del Black Friday possa avere effetti negativi sulla salute mentale, causando stress, ansia e sensi di colpa post-acquisto.
La follia collettiva del Black Friday può essere paragonata alla follia descritta nelle “Baccanti” di Euripide. Nella tragedia, le donne di Tebe, sotto l’influenza di Dioniso, abbandonano la razionalità e si lasciano andare a riti sfrenati e distruttivi. Allo stesso modo, durante il Black Friday, i consumatori sono travolti da un desiderio irrazionale di acquistare, spesso senza considerare le conseguenze.
Il Black Friday è un esempio lampante di come il consumismo estremo possa portare a comportamenti collettivi irrazionali. Riconoscere questa dinamica è essenziale per mitigare gli effetti negativi del consumismo sulla nostra società e sulla nostra salute mentale. È importante promuovere una cultura dell’acquisto consapevole e sostenibile, che valorizzi la qualità e la necessità piuttosto che la quantità e l’impulso. 

Angela Giordano

foto Alamy

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