
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha telefonato al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, per discutere i piani di adesione all’UE, quattro giorni dopo che il suo governo aveva annunciato l’intenzione di chiedere l’adesione dell’Armenia all’Unione europea. Pashinian ha elogiato i legami sempre più profondi dell’Armenia con l’UE e ha informato Costa sullo stato attuale del processo di pace tra Armenia e Azerbaigian. L’invio di osservatori civili in Armenia e l’aumento dei contatti diplomatici sono attività con cui l’UE intende rafforzare il suo status di facilitatore neutrale che contraddice il predominio storico su quest’area concesso alla Russia. L’Armenia spera che il suo coinvolgimento rafforzerà gli impegni di sicurezza, spingendo ulteriormente la democratizzazione. Tuttavia, l’UE si sta confrontando con notevoli difficoltà nell’istituire un’unica politica estera comune per il conflitto. Gli Stati membri hanno atteggiamenti diversi nei confronti dell’Azerbaijan, in particolare perché l’Azerbaijan è un partner energetico per l’Europa.
Armenia-UE: leader discutono i piani di adesione
Pertanto il conflitto tra Armenia e Azerbaigian è uno degli aspetti più salienti delle relazioni dell’UE, con la prima che opera in questo complesso ambiente geopolitico. È solo di recente che il ruolo dell’UE nel processo di pacificazione tra i due è aumentato, soprattutto da quando l’offensiva militare dell’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh ha costretto più di 100.000 armeni ad andarsene. Tradizionalmente, l’UE ha mantenuto un eclettismo, rivolgendosi a entrambe le parti e rimandando in gran parte la mediazione al Gruppo di Minsk dell’OSCE. La spinta all’adesione, sostenuta da gruppi filo-occidentali, segue una petizione che ha raccolto, l’anno scorso, 60.000 firme a sostegno di un referendum sull’adesione all’UE. Pashinyan ha affermato che tale referendum dovrebbe tenersi solo dopo che Yerevan e l’UE avranno elaborato una “roadmap” per l’adesione dell’Armenia al blocco. Nessuno Stato membro dell’UE ha finora espresso sostegno a tale prospettiva. L’iniziativa ha scatenato tensioni con la Russia, tradizionale alleato dell’Armenia, che ha messo in guardia dalle conseguenze economiche qualora l’Armenia cercasse di entrare a far parte dell’UE. Tuttavia, il ministro dell’Economia armeno ha chiarito, il 13 gennaio, che il governo non ha piani immediati di ritirarsi dall’Unione economica eurasiatica (UEE) guidata dalla Russia, nonostante i recenti passi avanti verso legami più stretti con l’UE. La Russia ha rappresentato oltre il 41% del commercio estero dell’Armenia nei primi 11 mesi del 2024, mentre il commercio con i paesi dell’UE è sceso del 14% al 7,5% del commercio totale. L’Armenia continua a fare affidamento sul gas naturale russo, acquistato a una frazione dei prezzi di mercato dell’UE, sottolineando la profondità dei suoi legami economici con Mosca.