
Il presidente della Croazia Zoran Milanovic è stato rieletto con una valanga di voti al ballottaggio di domenica, come hanno mostrato i risultati ufficiali. Si tratta del punteggio più alto raggiunto da un candidato alla presidenza dall’indipendenza dell’ex repubblica jugoslava nel 1991. Con il 99,59 per cento dei voti elaborati, Milanovic ha ottenuto il 74,67 per cento, lasciando Dragan Primorac, sostenuto dal partito di centro-destra HDZ, molto indietro con il 25,33 per cento. Nel discorso della vittoria pronunciato presso la sede della sua campagna elettorale, Milanovic ha affermato che il risultato del ballottaggio ha dimostrato la fiducia che il popolo croato ripone in lui.
Croazia: vittoria schiacciante del presidente in carica
Nonostante i poteri limitati della presidenza, la decisiva vittoria di Milanovic segna l’ultima battuta d’arresto per l’HDZ e il Primo Ministro Andrej Plenkovic, l’acerrimo rivale politico di Milanovic. L’HDZ era già stato indebolito da uno scandalo di corruzione di alto profilo a novembre. Zoran Milanovic, noto per il suo atteggiamento schietto, critico nei confronti dell’Unione Europea e della NATO, è sostenuto dall’opposizione di sinistra. Ha ottenuto più del 49% dei voti al primo turno due settimane fa, mancando di poco la vittoria assoluta. Secondo la commissione elettorale, l’affluenza alle urne di domenica è stata di circa il 44%, leggermente inferiore rispetto al primo turno. Le elezioni si sono tenute in un Paese membro dell’Unione Europea, che conta 3,8 milioni di persone, e che deve far fronte a un’inflazione elevata, una corruzione endemica e una carenza di manodopera. Figura chiave della politica croata per quasi due decenni, Milanovic ha adottato sempre più una retorica populista, spesso criticando i funzionari locali e dell’UE. Il suo stile senza esclusione di colpi ha accresciuto la sua popolarità, attirando il sostegno degli elettori di destra. In precedenza, ha prestato servizio come diplomatico croato presso l’Unione Europea e la NATO, ed è stato primo ministro croato da dicembre 2011 a gennaio 2016.