
Concerto denso di emozioni ieri sera, al Teatro Orfeo di Taranto, nel ricordo di Mia Martini, un’artista indimenticabile
Musica ed emozioni ieri sera al Teatro Orfeo di Taranto con un concerto che ha visto, ancora una volta, protagonista l’Orchestra Tebaide, mirabilmente diretta dal Maestro Cosimo Maraglino.

Un percorso rievocativo di una delle voci più espressive del panorama musicale italiano, reso emotivamente ancora più intenso dalla vocalità di Lisa Manosperti., accompagnata al pianoforte da Andrea Gargiulo che ha curato parte degli arrangiamenti, unitamente a Cosimo Maraglino.
Storia di un’artista fuori del comune
Non le usuali retoriche emulative, ma un’intensa rilettura di molti brani del vasto repertorio di Mimì, hanno dato un’impronta innovativa e singolare all’evento.
Un evento che ha trasportato la folta platea in un tempo in cui la musica aveva un suo significato ed una potenza espressiva tale da suscitare emozioni, sensazioni ineguagliabili.
Un racconto in prosa, grazie agli interventi della brava Gisella Carone, ma, soprattutto, in musica.
Tappe, momenti della vita di un’artista, vittima della stupidità o forse delle rivalità mediocri che affollano e inficiano il mondo dell’arte, e non solo.
E Mimì, con la sua sensibilità, con la sua vita dedicata alla musica, ieri sera, è stata lì, su quel palco che vibrava di sensazioni sonore, emotivamente coinvolgenti.
Dai brani del suo esordio a quelli della sua maturità, caratterizzata da una vocalità decisamente più graffiante, Mia Martini si è quasi raccontata anche con testi di notevole spessore, letti dalla stessa Lisa Manosperti.
E la donna, oltreché l’artista, ha preso corpo, spettatrice invisibile, in una serata che ha visto l’emozione farsi musica, farsi parola.
Ricordi, frammenti di vita
Non solo arte, dunque, ma vita e personalità di una donna fuori del comune anche e soprattutto nel racconto di uno straordinario Mimmo Cavallo che sul palco, con la sua voce graffiante, ha dato colore e nuovo spessore a suoi brani, resi celebri da artisti del calibro di Zucchero, di Fiorella Mannoia.

Accompagnato da un chitarrista del calibro di Egidio Maggio, Cavallo ha ripercorso momenti della sua carriera ed altri legati alla indimenticabile Mimì. Ricordi di una collaborazione artistica che hanno fotografato la forte personalità della vivace Mimì, ma anche il mondo della musica.
Un mondo spesso difficile, disseminato di ostacoli, ma anche di compromessi che tuttavia affascina non solo lo spettatore, ma anche chi vive in esso.
Una fusione perfetta
Tutto, dunque, in un concerto che ha creato una sottile alchimia con il pubblico. Un concerto in cui anche gli elementi molto innovativi di alcuni arrangiamenti, decisamente jazzistici, si sono fusi con il crescendo espressivo della musica dei brani interpretati dall’indimenticabile Mimì.
E il ricordo si è fatto vita, presente, futuro.