La vera storia del Centro Servizi per l’Agricoltura di Grottaglie
Non voglio ritornare sulle pesanti ed inopportune dichiarazioni del Sindaco in risposta al mio intervento nel dibattito sul Bilancio di previsione.
Risposta che, nella foga di attaccarmi reo di non votare favorevolmente al Bilancio, ha espresso di fatto un giudizio negativo su tutti gli amministratori di centro sinistra degli ultimi trent’anni. Ha toccato questioni importanti come la discarica, l’ospedale, l’aeroporto, gli anziani, il Centro Servizi per l’Agricoltura … affermando di aver risolto questioni dove i suoi predecessori avevano fallito.
Sul Centro Servizi per l’Agricoltura ritengo opportuno fare alcune puntualizzazioni soprattutto per rispetto agli agricoltori che aspettano da anni una struttura concretamente funzionale allo sviluppo del comparto agricolo precisando che il ritardo è stato dovuto essenzialmente ad un lungo contenzioso con l’impresa appaltatrice.
Appena fui nominato dal Sindaco Alabrese (2015) assessore ai lavori pubblici con la specifica delega al Centro Servizi per l’Agricoltura, ci siamo posti l’obiettivo di recuperare il ritardo per il completamento della struttura, ma anche lavorare per la futura gestione della stessa. Pertanto, su delega del Sindaco, anche nella mia veste di vicepresidente del GAL Colline Joniche, sviluppammo una serie di incontri con l’assessorato regionale e, contestualmente, con i soggetti che potenzialmente potevano aiutarci nella successiva fase della gestione. Con i segretari provinciali delle associazioni agricole CIA, COLDIRETTI e CONFAGRICOLTURA registrammo la loro disponibilità a collaborare nella fase successiva al completamento dell’importante struttura.
Particolarmente importanti sono state le interlocuzioni con l’Assessore Regionale all’Agricoltura ed il suo Dirigente così come è sintetizzato nella delibera della Giunta Comunale n.175 del 21/4/2016: ….. “Delibera di stabilire che le somme residue sul finanziamento regionale concesso per il lavoro di costruzione del Centro Servizi per l’Agricoltura siano utilizzate per il completamento del capannone prefabbricato, così come richiesto dal Dirigente del Servizio Regionale all’Agricoltura nell’incontro tenutosi il 22/3/2016 con l’Assessore ai Lavori Pubblici ed i Responsabili degli Uffici Lavori Pubblici ed Agricoltura di questo Comune; … di dare atto che il Direttore dei Lavori, ingegnere Massimo Nisi, dovrà redigere il progetto esecutivo dei lavori di completamento del Capannone prefabbricato del Centro Servizi per l’Agricoltura, compreso l’area di pertinenza dello stesso e la recinzione, utilizzando le somme residue risultanti a seguito della rescissione contrattuale, pari a complessive euro 1.253.322,29, di cui euro 1.015.597,05 a valere sul finanziamento regionale ed euro 237.725,24 sul cofinanziamento comunale, restando nell’ambito del finanziamento originario di euro 2.248.084,84. …..”
Ma, appena insediatosi, il sindaco D’Alò stravolse quella impostazione decidendo di abbandonare il completamento del capannone e procedere al completamento del Centro direzionale che, recentemente, è stato inaugurato (Agrilog). Così facendo si è vanificata la possibilità (come indicato dalla Regione) di utilizzare prima il Capannone destinato allo stoccaggio, innovazione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli e successiva commercializzazione che avrebbe attratto un successivo investimento con capitale privato per il completamento dell’intera struttura così come originariamente previsto. Naturalmente con tale scelta le aspettative degli agricoltori sono andate deluse.
Ora sarà molto più complicato coinvolgere il privato con il rischio di avere sul territorio l’ennesima cattedrale nel deserto.
Francesco Donatelli Presidente del gruppo consiliare del PD