Grande soddisfazione per la riuscita del presidio organizzato dal Comitato per la Difesa del Territorio Jonico a tutela del fiume Tara.
Un progetto con gravi conseguenze Il progetto del dissalatore sul fiume Tara è stato
duramente criticato per il suo potenziale impatto negativo:
Distruzione di un patrimonio naturale e culturale: Il progetto prevede l’estirpazione
di circa 1.000 ulivi, causando una perdita irreparabile di biodiversità, servizi ecosistemici e valore paesaggistico, oltre a compromettere la capacità del territorio di sequestrare carbonio e mitigare i cambiamenti climatici.
Riduzione della portata del fiume: Uno studio dell’ARPA ha evidenziato come il prelievo previsto dal progetto
possa compromettere gravemente la funzionalità biologica del corso d’acqua, con una riduzione quasi totale
della portata del fiume.
Servizi ecosistemici a rischio: Il fiume Tara è cruciale per la regolazione idrica, la biodiversità e la fertilità del
suolo.
Alternative sostenibili ignorate: Soluzioni più sostenibili come il risanamento delle reti idriche, l’affinamento delle acque reflue sono state sottovalutate, nonostante possano garantire una gestione idrica più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
La forza della comunità
Il presidio ha dimostrato la determinazione della comunità jonica, grazie al contributo di associazioni locali impegnate nella tutela ambientale, culturale e sociale.
Questo movimento collettivo ha sottolineato l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse naturali e il valore inestimabile del patrimonio ambientale del fiume Tara.
Cosa chiediamo
La salvaguardia del territorio e del patrimonio naturale del fiume Tara
La tutela dei servizi ecosistemici vitali, promuovendo soluzioni alternative sostenibili
Un appello al futuro
Il presidio ha lanciato un messaggio chiaro: il fiume Tara è un bene collettivo da proteggere, non una risorsa da sfruttare senza criterio. Proteggere il Tara significa garantire un futuro migliore per la comunità, la biodiversità e le generazioni future.
Continueremo a fare rumore per il Tara, perché la nostra voce è l’unica difesa di questo patrimonio unico.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e invitiamo le istituzioni a prendere atto delle istanze emerse, orientandosi verso soluzioni più sostenibili e rispettose del territorio.
Il comitato per la difesa del Territorio Jonico