Oggi 2 gennaio alle 18,30, nella Chiesa Madre – Parrocchia di S. Maria Assunta di Grumo si terrà una solenne Celebrazione Eucaristica nel ricordo del cardinale Francesco Colasuonno, e primo atto commemorativo per il Centenario della sua nascita organizzato dalla locale CROSAT (Centro Ricerche Opere Storiche e Architettoniche del Territorio) a guida dell’avv. Giuseppe Antonelli per una cerimonia officiata dall’Arciprete Don Michele delle Foglie. Così nella bella locandina, quasi sfuggita alla nostra attenzione nel pieno delirio di video e auguri per il nuovo anno, con una foto che ritrae insieme il Papa e Santo Giovanni Paolo II e appunto il cardinale Colasuonno.
Ovvero i due giganti della Storia più che della stessa Chiesa che, nell’infodemia dilagante e a pensiero unico, rischiano una probabilmente voluta damnatio memoriae perché scomodi allora (persino un tentativo di uccidere Karol Wojtyla nel 1981) lo sono forse ancor di più oggi, perché quella Pace che in realtà costruirono insieme con quella famosa «Europa che respira a due polmoni uno a Est e uno a Ovest» non c’è più. E oltretutto siamo di nuovo a un passo da una 3^ Guerra Mondiale, ma dichiaratamente aperta, globale e sicuramente fatale per il destino dell’Umanità se non ci si ferma subito.
Dunque un appuntamento senza se e senza ma, quello di stasera, con una Grumo che, nel solco della sue tradizioni popolari e delle sue profonde radici cristiane, celebra un suo figlio, nato esattamente il 2 gennaio 1925, e avvia un percorso di celebrazioni e convegni su una delle figure più importanti, senza alcuna esagerazione, della nostra Storia recente: quella finora ancora inspiegabilmente misconosciuta di un “don Francesco”, talentuoso parroco di provincia, che, divenuto anello di congiunzione tra Papa Giovanni XXIII e il suo successore Wojtyla per costruire la Pace nel Mondo (v. Corriere Pl.it “ La Guerra: il futuro cominciato ieri”) fu addirittura nominato primo Nunzio Apostolico in Russia, riunendo di fatto Chiesa Cattolica e Ortodossa nel nome dello stesso Dio che le unisce. E dunque adesso più che mai attuale e persino utile, se vogliamo, per una profonda riflessione su ciò che stiamo vivendo.
«Conoscere il passato, per capire il presente e orientare il futuro» eccoci così ad un oggi che, attraverso chi ne conserva e difende la memoria, il “Nunzio Itinerante” S.E.R. il Cardinale Francesco Colasuonno, dopo aver già servito due Papi, ritorna col suo ricordo in ausilio di Papa Francesco per costruire quella Pace che solo attraverso Dio e la Chiesa è ancora possibile.
Enrico Tedeschi