Perché il Natale
Il Natale arriva puntuale, come ogni anno e bussa alle porte di credenti e non.
Per molti è motivo di stress, un frenetico correre tra negozi e vetrine, un’estenuante ricorsa al “dover” fare gli auguri a tutti e a tutti i costi, per convenzione o magari etichetta.
Eppure ognuno, dentro, quel Natale lo sente autentico: è un richiamo alla semplicità, alla verità, al silenzio ed all’ascolto di se stessi. Come una rinascita silente e carica di speranza, nonostante quel litigio, quell’incomprensione che dura anni e che, in questo periodo, più che in altri, brucia di sentimenti contrastanti.
L’uomo nasce come essere socievole e proteso all’altro per natura, ha bisogno di parole e di quello sguardo amico che possa ricordare che siamo ed esistiamo perché amati e perché amiamo.
Lo stesso dono natalizio è, simbolicamente, il grazie di ognuno alla vita, alla bellezza dell’esserci in questo cammino che percorriamo insieme.
Ecco perché il Natale, ecco perché donne e uomini sentono il bisogno di fermarsi, sì, paradossalmente proprio fermarsi a Natale, per celebrare la più alta essenza dell’uomo: essere grati alla vita che con l’altro e verso l’altro si sublima in mille rivoli di sentimenti.
A nome del Corriere di Puglia e Lucania: Buon Natale di rinascita!
Evelyn Zappimbulso
Redazione Corriere di Puglia e Lucania