Giornalista: Presidente, siamo ormai a fine 2024 e per l’ ENAC, da Lei rappresentato, è l’ora di fare un bilancio dell’anno trascorso. Cosa ci può dire a tal proposito?
M. Abbate: Innanzitutto ringrazio la vostra redazione per lo spazio concesso nel corso dell’anno sempre utile a promuovere le tante iniziative che organizziamo su tutto il territorio nazionale. Questo è stato un anno ricco di eventi culturali iniziato con la Mille KM della Cultura e finito con il Premio Mameli. In mezzo tante iniziative come il Forum della Cultura Italiana che si è tenuto a Roma e l’evento Idee dal Sud organizzato a Bari.
Giornalista: A chi sono stati rivolti gli eventi cui ha appena accennato? M. Abbate: Gli eventi che ho citato sono stati aperti a tutti, quindi cittadini, associazioni, scuole e pubbliche istituzioni. Nell’ultimo evento dell’anno sono stati presenti le massime autorità comunali, l’arma dei carabinieri ed alcuni esponenti della politica locale. Ma anche docenti, studenti, artisti e scrittori.
Giornalista: Oltre ad organizzare iniziative culturali, di quali altre cose di occupa l’ente da Lei rappresentato?
M. Abbate: Come ENAC la nostra missione principale è quella di assistere le associazioni e i comitati di cittadini che svolgono attività culturali, sociali e sportive di base. Li aiutiamo in tutto quello di cui hanno bisogno. Spesso ci contattano per essere aiutati nella preparazione dello statuto associativo, ma anche per assistenza in quello che devono organizzare durante l’anno o semplicemente per assicurare i singoli soci o i volontari.
Giornalista: Quindi, da quello che ho capito, supportate coloro che vogliono aprire un’associazione sin dalle prime fasi. E con quali fondi riuscite a fare tutto questo?
M. Abbate: Ogni associazioni affiliata versa un contributo annuale fisso ed uno variabile in base ai soci che hanno. L’ente ricambia con l’assistenza permanente alle singole realtà associative e la fornitura di coperture assicurative per i singoli tesserati.
Giornalista: Disponete anche di fondi pubblici?
M. Abbate: Il nostro ente non ha mai richiesto fondi pubblici. Per questo motivo non abbiamo mai ricevuto, né dallo stato italiano né dai fondi europei, neppure un euro. Del resto quelli sono sempre soldi versati dai cittadini.
Giornalista: Eppure riuscite a fare tante cose. Guardando il vostro sito le attività organizzate sono moltissime!
M. Abbate: I nostri dirigenti, tutti volontari, non percepiscono nulla, tranne i rimborsi per le spese sostenute. Quindi i costi di gestione rimangono bassi e i fondi versati dalle associazioni possono essere utilizzati per le numerose attività in programma. Quest’anno oltre alle manifestazioni di cui parlavamo abbiamo organizzato altre attività strettamente connesse alle necessità delle associazioni come ad esempio un seminario sui Dipendenti e volontari nel Terzo Settore.
Giornalista: Sul vostro sito si leggono anche delle iniziative sportive. Quindi siete anche un ente di promozione sportiva?
M. Abbate: Sì, organizziamo eventi sportivi ma non siamo un ente di promozione sportiva. Le iniziative sportive che organizziamo, da soli o come spesso accade con associazioni a noi affiliate, hanno sempre una finalità sociale. Alcune volte si organizzano tornei, che siano di calcio, di basket o altro sport, sempre per supportare persone o strutture sociali. Tante volte abbiamo abbinato degli eventi sportivi con raccolte alimentari utili ad aiutare famiglie in difficoltà.
Giornalista: Sono molte?
M. Abbate: Molte più di quello che si percepisce. Purtroppo molte famiglie, per dignità, spesso preferiscono non chiedere aiuto. Per questo motivo quando i nostri volontari effettuano la consegna dei beni lo fanno in modo riservato. Se alcune famiglie accettano di essere aiutate significa che stanno già soffrendo abbastanza. In questi casi usare un profilo basso è la cosa migliore che possiamo fare.
Giornalista: Per il 2025 cosa pensate di fare?
M. Abbate: Innanzitutto continueremo ad aiutare le associazioni a crescere e raggiungere i loro obiettivi, poi ci impegneremo a rinnovare le numerose iniziative culturali proposte in ambito nazionale ed infine speriamo di creare nuove collaborazioni con persone ed enti che condividano le nostre passioni ed obbiettivi. Per questo motivo auguro a tutti i cittadini di trascorrere serenamente queste festività in modo da essere pronti, nel nuovo anno, a lottare per costruire insieme un’Italia nella quale la cultura e la solidarietà possano essere messe al centro di ogni progetto.
Ringraziamo il Presidente Enac Nazionale, Dott. Maurizio Abbati, per l’intervisa concessa al nostro giornale, organo ufficiale dell’Enac.