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Raid Israeliani sullo Yemen

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Alle prime luci di questa mattina serie di raid israeliani sulla capitale yemenita, controllata dai ribelli Houthi.

E’ di poche ore fa la notizia che arriva dallo Yemen. Intensi raid israeliani, nelle prime ore di questa mattina, hanno colpito la capitale dello Yemen, sotto il controllo dei ribelli Houthi, nonché la città portuale di Hodeidah.  Secondo quanto riferito dai media yemeniti, sarebbero 9 le vittime tra i civili.

Una replica al lancio di un missile, da parte degli Houthi, su Tel Aviv.

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Il suono delle sirene questa notte a Tel Aviv- foto tratta da video di Crux

Le dichiarazioni di Israele

Israele ha subito legittimato l’attacco, mettendo in rilievo la necessità di difendersi. Inoltre, in una nota, diramata dalle Forze della Difesa questa mattina, ha dichiarato:

L’Idf  ha condotto attacchi precisi su obiettivi militari Houthi nello Yemen, inclusi porti e infrastrutture energetiche a Sana’a, che gli Houthi hanno utilizzato in vario modo a scopi militari”.

Poi, di seguito, ha sostenuto di aver colpito solo obiettivi militari ed aree ‘sotto il regime terroristico degli Houthi’

Le dichiarazioni yemenite

ll canale satellitare al-Masirah, controllato dagli Houthi, ha invece  affermato che alcuni dei raid  hanno preso di mira le centrali elettriche della capitale, nonché il terminal petrolifero di Ras Isa sul Mar Rosso. Un’area, questa che é stata di frequente teatro degli attacchi Houthi contro navi cargo.

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L’importante posizione geografica dello Yemen

Gli Houthi infatti, sostenuti dall’Iran, hanno, in questo modo, minato le spedizioni globali in un’area di intenso transito. L’impatto di questi attacchi é stato  drastico, causando anche un notevole rialzo dei prezzi della merce trasportata.

L’importanza di Hodeidah

La città di Hodeidah, roccaforte dei ribelli,  a circa 145 chilometri  a sud-ovest di Sanaa, ha rappresentato un punto di forza  per le spedizioni di cibo nello Yemen, nel corso della decennale guerra all’interno dello Stato.  Ma si ritiene che sia anche un canale prezioso per le armi provenienti dall’Iran.

Strategicamente importante, proprio a causa della sua geografia, questo porto e la sua infrastruttura petrolifera, già a luglio scorso, ed anche a settembre, ha subito raid israeliani, sempre in seguito a lanci di missili Houthi su Tel Avi

Quali le eventuali conseguenze?

Di certo nel  quadro incandescente attuale del Medio Oriente i raid israeliani di questa mattina, non supportati dalle forze statunitensi, potrebbero inasprire ulteriormente i rapporti con gli Houthi e, conseguentemente, con l’Iran che, almeno fino a questo momento, sembra non avere accolto le  provocazioni israeliane.

Il rimpallo continuo di accuse reciproche e di responsabilità non é costruttivo e potrebbe degenerare in un conflitto di più ampie proporzioni. Ma confidiamo ancora in una soluzione pacifica della crisi Mediorientale.

 

 

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