Voci ed emozioni, ieri, nel Salone degli Specchi di Taranto che ha visto esibirsi gli allievi di una Masterclass tenuta dal grande baritono Lucio Gallo
Quattro giorni intensi, dedicati allo studio, sotto la guida di un baritono d’eccezione, quale Lucio Gallo. Un baritono che il mondo c’invidia, figlio di quella Taranto che spesso non sa dare il giusto merito ai suoi talenti, costringendoli a cercare altri lidi, altre realtà. Quattro giorni, quelli di questa iniziativa, caratterizzati dall’entusiasmo e dalla voglia di apprendere dei partecipanti, provenienti da ogni dove.
Dalla Finlandia alla Cina, dalla Sicilia a Bari, gli allievi di questa Masterclass, voluta e ideata dalla Associazione Musicale Arturo Toscanini, hanno fatto tesoro di quelle tecniche, di quelle strategie canore ed interpretative che solo un grande artista, quale Lucio Gallo, conosce e sa trasmettere.
E, ieri sera, in un concerto lirico che ha visto questi giovani protagonisti assoluti, è calato il sipario su un’iniziativa che rappresenta un punto di partenza per fare di Taranto una città aperta alla cultura di spessore. A quel Canto Lirico che non deve essere elitario, ma voce storica di una Nazione. Una voce in cui tutti siano fruitori e partecipi.
Presente alla serata anche Mauro Gabrieli, Direttore area artistica, casting e programmazione e Direttore artistico della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.
Il concerto
Accompagnati al pianoforte da due maestri d’eccezione, quali Giuseppe Campanale e lo straordinario John Florencio i partecipanti hanno espresso al meglio le loro capacità vocali ed interpretative, cimentandosi in brani di notevole difficoltà.
Da Mozart a Donizetti, fino a Schumann i brani interpretati sono stati accolti dal pubblico con entusiasmo e calore. Prova del rinnovato interesse della platea tarantina per quel canto lirico forse troppo a lungo dimenticato o, quanto meno, assente nella sonnacchiosa città dei due mari.
Poi, da ultimo, un tocco di magia, grazie alla voce unica del soprano Lorena Zaccaria che ha incantato tutti con l’interpretazione di ‘ In questa reggia’, dalla Turandot di Puccini.
Ma il filo conduttore della serata è stata la musica. La grande musica che, con la strenua operosità di associazioni private, quali appunto l’associazione Arturo Toscanini, torna prepotentemente in una città che vanta un passato musicale di rilievo.
Nuovi orizzonti?
Alla luce di un rinverdirsi dell’interesse per il canto lirico che sembra scuotere i giovani, ma anche coloro che hanno vissuto la decadenza dl capoluogo Jonico, c’è da sperare che finalmente Taranto possa uscire dal suo isolamento e divenire un polo d’attrazione culturale internazionale. Dopo tutto l’arte, nei suoi molteplici moduli espressivi, ha un volto, una voce unica e il mondo ci attende.
I meriti
Un plauso, dunque, a questi talenti, ma soprattutto all’associazione Toscanini che con determinazione sta realizzando progetti e iniziative di tale spessore, facendo affluire o tornare, (come nel caso di Lucio Gallo) sul territorio artisti di fama mondiale
E, nel ricordo, dello splendido concerto di ieri, che ha dato un valore aggiunto alla nostra serata, scorgiamo sprazzi di luce tra le nubi di un orizzonte cupo per troppi anni.