La Corte suprema della Romania annulla i risultati delle elezioni presidenziali a causa delle accuse di interferenza russa. La decisione arriva dopo la sorprendente vittoria del candidato di estrema destra Calin Georgescu al primo turno delle elezioni, con ballottaggio previsto per domenica.
Corte costituzionale rumena annulla le elezioni presidenziali
La Romania avrebbe dovuto tenere il secondo turno delle elezioni presidenziali l’8 dicembre. La decisione di ripetere le elezioni è stata presa dopo che il candidato di estrema destra filo-russo Calin Georgescu ha vinto il primo turno con il presunto sostegno della Russia che avrebbe condotto una campagna coordinata online con migliaia di account sui social media, per promuovere Georgescu su piattaforme come TikTok e Telegram. Nonostante fosse un grande outsider e avesse dichiarato di non voler spendere nulla per la campagna elettorale, è emerso che sarebbero stati spesi fino a 50 milioni di euro, in particolare rafforzando la sua presenza su TikTok. Prima delle elezioni, il candidato era in svantaggio nei sondaggi rispetto a politici più noti, ma inaspettatamente ha preso il comando al primo turno, battendo candidati tra cui il primo ministro Marcel Ciolacu. Domenica avrebbe dovuto affrontare la riformista Elena Lasconi del partito Unione Salviamo la Romania al ballottaggio.