Giunti alla loro sesta edizione, il primo ad avere uno gli Oscar del Libro di quest’anno è stato Vittorio Sgarbi con ”Arte e Fascismo“: il ricco ed esaustivo volume che, già da solo, spiega tutta l’incoerenza dell’assurda censura ideologica che ancora circonda e ghettizza la più significativa produzione artistica mondiale del ‘900. Poi, sempre a Modugno e per lo stesso premio, un’altra serata di successo con Giulio Golia e Francesca Di Stefano che, con il loro straordinario racconto – inchiesta “I mostri di Ponticelli”, hanno acceso l’attenzione sulla piaga diffusa della “malagiustizia”: altro imperdibile libro che ha avuto, a breve distanza di tempo, pure un séguito televisivo con una sensazionale puntata de ”Le Iene“ su questo emblematico caso giudiziario.
Impossibile perciò per noi (v. Corriere PL.it) non esserci anche al terzo appuntamento con questo premio ideato e condotto dalla anchorwoman Manila Gorio e direttore editoriale di un’attenta e polemica “Political Tv” divenuta ora un canale in chiaro.
Il pezzo mancante sul “sociale” tout court a completare un trittico, come racconto diversificato di un’Italia che vuole tornare grande (e che sembra abbia finalmente imboccata la via giusta per recuperare anche geopoliticamente il ruolo internazionale che le spetta) forse qui la spiegazione più probabile dell’appuntamento che si è tenuto sabato scorso nella splendida cornice di un Palazzo Beltrani già vestito a festa per il Natale.
Ma ancor meglio la ragione per cui è poi il noto giornalista televisivo, editorialista e saggista Claudio Brachino l’autore che, con il suo “Avere o non avere: il miraggio dell’uguaglianza nella nostra democrazia”, si è più che meritatamente guadagnato uno dei prestigiosi Oscar del Libro 2024. Il premio messo in palio da questo format che, oltretutto, è andato a confermare la fama già consolidata di Trani come città di grande cultura, non dimenticando di certo i suoi “Dialoghi “ che richiamano qui i migliori scrittori e autori del panorama letterario italiano e non solo.
Una scelta felice perciò questo riconoscimento a Brachino e quasi doveroso, d’altronde, per tema scelto e completezza di questo suo saggio senza tempo che è, in realtà, una preziosa analisi socio – economica ricca di dati puntuali e di facile lettura: praticamente «un diario – reportage di ciò che accade, scritto con un linguaggio chiaro e che va dritto al punto» e che, parlando della «grande sfida politica del 2021» del dopo – Covid, finisce con lo spiegare ancor meglio l’oggi.
E cioè quella ancor più acuitasi «disuguaglianza tra classi sociali e tra individui nel ventunesimo secolo» che, quasi non fosse il frutto delle discutibili scelte dei governi che ci hanno amministrato fino a due anni fa, adesso è diventata il principale punto di forza di una rivolta sindacale che, cavalcata dai principali media nazionali, verosimilmente vuole trasformarsi in aperta lotta politica e sociale per cercare di minare credibilità e tenuta dell’attuale Esecutivo.
Questa la nostra riflessione a posteriori, venuta anche meno l’occasione di poterne parlare con l’autore, vista la presenza sul palco, insieme a Brachino, alla Gorio e al giornalista Nico Aurora (direttore del Giornale di Trani) di Canio Trione, economista e saggista nonché direttore editoriale di numerose testate meridionali, che ha finito con l’accendere un quasi dialogo con la platea con il suo intervento. Un’occasione, sulla scorta di quanto perfettamente sintetizzato nel saggio ”Imparate dal Sud – Lezione di sviluppo all’Italia“ di Lino Patruno, per un accenno aggiornato sulla nostra situazione attuale e sulla speranza accesasi sul futuro dopo la importante nomina a Bruxelles dell’ex Ministro Raffaele Fitto. E non solo circa «… i soldi per la Next Generation Eu» e il tant’altro in ballo, a cominciare dal ruolo decisivo che l’Italia può ora avere per aprire un fronte diplomatico per la Pace, ma anche come garanzia di una autonomia differenziata che possa essere un enorme volano di sviluppo per l’Italia e, se vogliamo, soprattutto per il Sud e per la Puglia in particolare.
Il saluto istituzionale del sindaco di Trani Amedeo Bottaro a inizio incontro, ospiti di rilievo e persino troupe televisive locali a registrare manifestazione e interviste, peccato solo che una fastidiosa pioggia abbia impedito quell’affluenza di pubblico che questo Oscar meritava, sia per l’importanza dell’autore che degli argomenti trattati.
Enrico Tedeschi