La prima celebrazione storica del Natale avvenne nel 336, l’origine della festività si colloca tra il IV – VI sec d.C ed il Concilio di Saragozza, nel 380 , comincia a parlare di Avvento (dal latino Advenire/qualcosa che sta per arrivare). Questo periodo di preparazione inizia dai vespri dell’ultima domenica di Novembre e termina con i vespri della vigilia di Natale.
Dunque la liturgia prevede una fase di purificazione attraverso preghiere e digiuni per prepararsi alla sacra rinascita di Gesù bambino e della luce mentre nelle case si accendono le Corone dell’Avvento.
Quest’ultime sono formate da una base circolare , una corona(simboli di eternità, ciclicità e regalità), su cui vengono fissate 4 candele (luce che vince le tenebre) che sono adagiate su rami di conifere e sempreverdi simbolo di speranza e di vita eterna.
Questa usanza proviene dal profondo Nord e si diffuse in Europa centro-meridionale solo a partire dal 1920, durante il secondo dopoguerra. Fu il pastore protestante Johann Hinrich Wichern, in pieno Ottocento, ad inventare la Corona in occasione di una vendita di beneficenza per giovani senza tetto. Originariamente la Corona dell’Avvento era formata da 24 candele simboleggianti i giorni precedenti al Natale. Bisognerà attendere metà Ottocento per la riproposta pubblica della Corona presso l’oratorio di Rahuen House di Berlino, in questa presentazione, tuttavia, il portalumi subisce delle modifiche , vengono utilizzate candele più grandi per le domeniche e più piccole per i giorni della settimana e gli abbellimenti sono realizzati con rami di abete e nastri . La Corona divenne, da quel momento, principale ornamento negli orfanotrofi di Berlino.
Oggi i significati delle candele sono : speranza, pace, gioia ed amore;
la prima candele è detta “del profeta” in onore a Michea che profetizzò la nascita del Messia, la seconda “di Betlemme” il luogo della concretizzazione della salvezza, la terza “dei pastori” i primi a rendere omaggio al Redentore che si differenzia dalle altre per il colore rosa simbolo di gioia ed infine la quarta candela detta “degli angeli” che furono i primi ad annunciare al mondo la nascita del Salvatore.
Alcuni aggiungono la quinta candele da accendere la notte di Natale ed altri utilizzano grossi c’eri in modo da tenerli accessi tutto il periodo senza dover mai spegnere la fiamma tra una domenica e l’altra.
Infine arriva dall'”Ottocento anche il Calendario dell’avvento, un balocco che la tradizione attribuisce all’ingegno della mamma di Gerhard Lang che incollò 24 dolcetti su di un cartone, lo stesso Gerhard cresciuto avviò una fabbrica in onore della madre che produceva Calendari dell’avvenuto, rinnovandolo con l’aggiunta delle attuali finestrelle .