Accordo di programma in via Leone 13° – rischio di snaturare il quartiere delle ceramiche e di desertificazione della rete commerciale.
Il 25 scorso il Consiglio comunale ha adottato l’avvio del procedimento dell’accordo di programma in Via Leone 13°.
Presentato pomposamente come un intervento di Rigenerazione urbana in realtà è una discutibile variante urbanistica per realizzare tre strutture commerciali con un pesante intervento su oltre 42.000 metri quadri di cui, solo per le opere private è previsto un consumo del suolo di quasi 20.000 metri quadrati con 19.000 metri cubi.
Ma un intervento di rigenerazione urbana non può prescindere da una reale rigenerazione umana, cioè con un vero coinvolgimento della città. Soprattutto se quell’intervento ricade su un’area che il Piano di recupero del Centro storico e del Quartiere delle Ceramiche, redatto dal prof. Cervellati, destina ad attività legate all’antico Quartiere che dà tanto pregio alla nostra comunità oltre ad essere un trainante fattore di sviluppo culturale ed economico.
Inoltre è facile immaginare che le tre macro strutture commerciali in programma creeranno una destabilizzazione della rete commerciale. Infatti questo mega intervento si aggiunge ad un altro (su un’area prevista dal PRG) sulla stessa strada a qualche centinaio di metri, di un altro grande supermercato oltre a quello in fase di realizzazione in via Ennio. Il rischio quindi è quello di una inevitabile desertificazione dei piccoli negozi destinati a chiudere.
Da qui l’esigenza di affrontare questo argomento con cautela e con il massimo coinvolgimento. Per questo, prima di deliberare in Consiglio, ho più volte proposto l’audizione in Commissione delle associazioni di cittadini e delle categorie interessate come i ceramisti ed i commercianti oltre ai tecnici rappresentati negli Ordini Professionali. Proposte che sono state rigettate.
La variante urbanistica che si propone conferma la fallimentare gestione del territorio dovuta all’assenza di qualsiasi programmazione e pianificazione che costringe la nostra comunità a subire gli effetti di un PRG ormai superato e sovradimensionato con enormi Zone C che tanto danno ha prodotto come sanno, ad esempio, i proprietari dei Comparti C.
Sono anni che il PD sta denunciando questo stato di cose fin dal 2016 quando il sindaco, appena insediatosi, cancellò il capitolo del bilancio che prevedeva l’avvio dell’iter per la redazione del PUG. Una dannosa scelta motivata dall’intenzione di voler procedere alla stesura del PUT, il Piano Urbano del Traffico.
A distanza di otto anni la città, non solo non ha il Piano di programmazione e pianificazione urbanistica, ma neanche il Piano Urbano del Traffico. Nonostante ciò, senza un Piano del traffico, sono in corso numerosi interventi su strade, rotatorie, marciapiedi e piste ciclabili.
La mancanza di pianificazione ha prodotto una sorte di anarchia con improvvisate varianti urbanistiche con relativo consumo di suolo e senza una logica programmatoria.
Ma vi è anche una inesistente politica ambientale per contribuire a contrastare gli eventi estremi con una seria lotta ai cambiamenti climatici e in coerenza con il Patto dei sindaci per il clima e l’energia (a cui aderisce anche il Comune di Grottaglie) che impegna a ridurre entro il 2030 le emissioni di CO2 del 55%. Ma a distanza di due anni il Comune di Grottaglie non ha prodotto alcun atto in quella direzione mentre assistiamo da anni alla sistematica distruzione del nostro patrimonio arboreo con l’abbattimento di centinaia di alberi e dopo aver perso un polmone di verde come la Pineta Frantella.
Ecco perché è facile immaginare che la variante in Via Leone 13° oltre ad aumentere il consumo di suolo contribuirà a rendere più fragile il nostro territorio e più esposto agli eventi estremi.
In Consiglio ho proposto di rinviare l’argomento per un necessario approfondimento e coinvolgimento della comunità. Purtroppo questa proposta non è stata accolta dal Sindaco e dalla massima assise comunale evidentemente perché si è preferito guardare ai presunti benefici a breve termine. Per questo motivo non ho partecipato al voto ed ho abbandonato l’aula.
Sono convinto, che in un futuro non molto lontano questa scelta si rivelerà più per gli effetti negativi che si scaricheranno sul futuro sviluppo e sulle future generazioni.
Spero che, durante l’iter che porterà all’approvazione definitiva, vi sia maggiore consapevolezza e si introducano gli opportuni correttivi.
Francesco Donatelli Presidente del gruppo consiliare del PD.