Dopo mesi di dibattiti e modifiche, la riforma del Codice della Strada ha ricevuto il via libera definitivo dal Senato il 20 novembre 2024. Il testo, approvato inizialmente alla Camera lo scorso marzo, entrerà in vigore a breve, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e un periodo di vacatio legis di 15 giorni.
La riforma, fortemente voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, introduce una serie di misure che mirano a rafforzare la sicurezza stradale e ad adeguare le norme alle nuove esigenze della mobilità, come l’utilizzo sempre più diffuso di monopattini elettrici.
Guida sotto l’effetto di alcol e droghe: tolleranza zero
Uno dei punti cardine della riforma riguarda l’inasprimento delle sanzioni per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Per la guida in stato di ebbrezza, le multe saranno più salate e la sospensione della patente più lunga. In caso di tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, sarà obbligatorio, per un periodo di due o tre anni, guidare solo veicoli dotati di alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero.
Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di stupefacenti, basterà la positività al test per far scattare il ritiro immediato della patente e la successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni. Non sarà più necessario dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica.
Neopatentati: tre anni di limitazioni
La riforma interviene anche sulle limitazioni per i neopatentati, estendendo il periodo di restrizioni da uno a tre anni. Per i primi tre anni dal conseguimento della patente B, non sarà possibile guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW/t. Per le autovetture (categoria M1), sarà applicato un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW.
Queste nuove regole, se da un lato estendono il periodo di restrizioni, dall’altro allargano lo spettro dei modelli guidabili nel primo anno, rispetto alle norme attuali.
Cellulare alla guida: multe più salate e sospensione breve della patente
Anche l’uso del cellulare alla guida sarà punito con maggiore severità. Le multe saranno aumentate, passando da una fascia di 165-660 euro a 250-1.000 euro. In caso di recidiva nel biennio, la sanzione pecuniaria sarà ulteriormente inasprita, da 350 a 1.400 euro, e saranno decurtati 10 punti dalla patente.
La riforma introduce anche la sospensione breve della patente, che scatterà in automatico alla prima violazione se il conducente ha meno di 20 punti sulla patente. La durata della sospensione sarà di 7 giorni se si hanno da 10 a 19 punti, e di 15 giorni se i punti sono meno di 10. In caso di incidente, la sospensione raddoppia.
Eccesso di velocità: nuove regole per multe e autovelox
La riforma interviene anche sulle sanzioni per eccesso di velocità. Nel caso di più violazioni rilevate con autovelox entro un’ora e nello stesso tratto di competenza di un ente, si applicherà la sanzione prevista per la violazione più grave, aumentata di un terzo. Per violazioni di oltre 10 km/h e fino a 40 km/h, la sanzione sarà compresa tra 173 e 694 euro.
Se l’eccesso di velocità di questo tipo si ripete all’interno di un centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa sarà più salata (da 220 a 880 euro) e la patente sarà sospesa da 15 a 30 giorni. La riforma introduce anche nuove regole per l’utilizzo degli autovelox, con l’obiettivo di garantire la loro riconoscibilità e di evitare che vengano utilizzati solo per fare cassa.
Monopattini elettrici: più sicurezza e regole chiare
La riforma dedica ampio spazio alla regolamentazione dei monopattini elettrici, introducendo nuove norme per garantire una maggiore sicurezza e una coesistenza più ordinata con gli altri utenti della strada. Sarà obbligatorio l’uso del casco per tutti i conducenti, la presenza di indicatori luminosi di svolta e di freno, un contrassegno di riconoscimento assimilabile alla targa e una copertura assicurativa.
La circolazione sarà consentita solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e sarà vietato circolare contromano. I monopattini non potranno essere utilizzati su piste ciclabili o in aree pedonali. Le aziende di sharing dovranno installare sistemi che impediscono l’utilizzo dei monopattini al di fuori delle aree consentite.
Maggiore tutela per i ciclisti
La riforma introduce anche nuove misure per la tutela dei ciclisti, imponendo ai veicoli a motore di mantenere una distanza laterale di almeno 1,5 metri durante il sorpasso. Questa norma mira a ridurre il rischio di incidenti e a rendere la circolazione in bicicletta più sicura.
Altre novità: foglio rosa e abbandono di animali
Tra le altre novità introdotte dalla riforma, si segnalano le nuove regole per il rilascio del foglio rosa. Gli aspiranti patentati di categoria B potranno ottenere il foglio rosa solo dopo aver effettuato un certo numero di guide certificate (in autostrada, strade extraurbane e notturne) con un istruttore di un’autoscuola.
La riforma inasprisce anche le pene per chi abbandona animali domestici su strada, con un aumento di un terzo della pena prevista dal Codice Penale. Se l’abbandono viene effettuato con un veicolo, si rischia la sospensione della patente da sei mesi a un anno.
La riforma del Codice della Strada rappresenta un passo importante verso una maggiore sicurezza e una migliore convivenza tra tutti gli utenti della strada. Le nuove norme, più severe e al passo con i tempi, puntano a scoraggiare comportamenti pericolosi e a promuovere una cultura della responsabilità alla guida.