Ladisa Ristorazione, azienda che a pieno titolo può dire di avere a cuore l’interesse pubblico e in particolare quello dei bambini, non si oppone in alcun modo all’avvio del servizio di refezione scolastica né all’assunzione del relativo personale: una scelta di responsabilità che rimedia all’errore di chi ha ritenuto di affidarsi ad aziende evidentemente non altrettanto strutturate.
La stessa azienda, però, si chiede se anche altri abbiano pari titolo per parlare di interesse pubblico, avendolo costoro più probabilmente scambiato per interesse politico, e ricorda come la prima forma di interesse pubblico sia quello alla trasparenza e alla regolarità delle procedure, soprattutto dopo le opacità recentemente evidenziate dalla magistratura in ordine all’azione amministrativa svolta a Bari. In più, non si può fare a meno di chiedersi per quale motivo l’amministrazione comunale, pur consapevole della pendenza di un giudizio davanti al Consiglio di Stato, abbia preferito, con una evidente forzatura, disporre l’avvio della ristorazione scolastica affidandola al raggruppamento temporaneo di imprese Solidarietà e Lavoro-Vivenda ed esponendo così le famiglie degli studenti baresi a inevitabili tensioni e disservizi.
Ladisa Ristorazione, infine, resta in attesa del confronto pubblico sui progetti per la refezione nelle scuole comunali, richiesta avanzata al Comune nel febbraio 2023 e puntualmente rimasta inevasa. In questa prospettiva, Ladisa Ristorazione si riserva di indire una conferenza stampa, con l’obiettivo di fare ulteriore chiarezza sulla vicenda, alla quale saranno invitati non solo il personale scolastico e i rappresentanti dei genitori degli alunni, ma anche gli amministratori comunali a partire dall’ex sindaco Antonio Decaro e dall’attuale primo cittadino Vito Leccese.