Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha incontrato e tenuto colloqui con il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) Rafael Grossi a margine del 79° vertice dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Il capo dell’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, ha dichiarato di aver percepito una maggiore disponibilità da parte dei funzionari iraniani a impegnarsi in modo più significativo con l’agenzia dopo i colloqui di New York e che spera di recarsi a Teheran in ottobre.
Grossi, AIEA: “Harris è aperta all’accordo nucleare con l’Iran”
Diversi problemi di vecchia data hanno ostacolato i rapporti tra l’Iran e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, tra cui l’esclusione di esperti di arricchimento dell’uranio dal team di ispezione da parte di Teheran e la mancata spiegazione, per anni, delle tracce di uranio trovate in siti non dichiarati. Con la diplomazia nucleare in gran parte bloccata tra le elezioni presidenziali iraniane e quelle statunitensi del 5 novembre, funzionari iraniani ed europei si sono incontrati a New York per testare la loro reciproca volontà di ridurre le tensioni relative al controverso programma nucleare di Teheran, al suo ruolo in Ucraina e alle crescenti tensioni regionali. “Non so nulla di una possibile amministrazione repubblicana, lo diranno loro stessi se e quando ciò accadrà. Ma per quanto riguarda l’amministrazione Harris, siamo in contatto e sappiamo che vogliono tornare a un qualche tipo di accordo“, ha detto Grossi, parlando al Princeton Plasma Physics Laboratory (PPPL) del Dipartimento dell’Energia della Princeton University. Tuttavia, con l’elezione del Presidente Masoud Pezeshkian a luglio, è ora in programma un cambiamento da parte di Teheran nel trattare con l’agenzia internazionale, in cambio della revoca delle sanzioni occidentali. “L’Iran non aspira a sviluppare armi nucleari ed è pronto a tornare ai suoi obblighi ai sensi del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) sul programma nucleare di Teheran”, ha affermato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, a New York.
L’accordo nucleare dell’Iran
I cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la Germania hanno stretto un accordo nucleare con l’Iran nel 2015 per affrontare la crisi sul suo programma. L’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è ritirato dall’accordo nel 2018, mentre il presidente in carica Biden ha ripetutamente segnalato la sua volontà di riportare gli Stati Uniti nell’accordo nucleare. Russia, Regno Unito, Germania, Cina, Stati Uniti e Francia sono in trattative con l’Iran a Vienna dall’aprile 2021, cercando di ripristinare il JCPOA nella sua forma originale. A novembre 2022, il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi ha affermato che l’ultimo ciclo di colloqui con funzionari iraniani si è concluso nella capitale austriaca senza ottenere risultati specifici.