Nino Sangerardi
“E’ difficile comprendere come possano essere compatibili le pale eoliche con un territorio tutelato dall’Unesco ed è per questo che crediamo che ci siano tutte le condizioni per chiedere che un tribunale si esprima sulla questione”.
E’ quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta, Francesco Paolo Di Pede, alla notizia della possibile installazione di due parchi eolici nel territorio di Matera, uno dei quali a soli due chilometri dall’area paleontologica e dai confini del Parco regionale della Murgia e delle Chiese Rupestri del Materano.
C’è la tutela dei Rioni Sassi quale patrimonio Unesco ?
Di Pede afferma quanto segue :
“E’ utile ricordare che la tutela dell’Unesco comprende i Rioni Sassi e si estende al prospiciente altipiano murgico che indubbiamente sarebbe deturpato dalla presenza di impianti eolici visibili dai luoghi che rappresentano un patrimonio mondiale dell’umanità . L’impatto visivo, al pari di quello ambientale e naturalistico, è un elemento che non può non essere considerato quando si parla di territori sotto tutela”.
Quindi che fare?
” Per questo motivo — risponde il presidente del Circolo La Scaletta– chiediamo alla Regione Basilicata di valutare attentamente questo aspetto nella concessione dell’autorizzazione all’installazione del parco eolico nelle vicinanze delle aree tutelate. Nel contempo, sarebbe opportuno che il Comune di Matera valutasse ogni tipo di battaglia, anche quella legale, per evitare che si possa fare scempio del territorio e per fare in modo che si sancisca una volta per tutte l’impossibilità di modificare, anche solo visivamente, un paesaggio che costituisce un enorme patrimonio storico naturalistico e culturale universalmente riconosciuto.
Tra l’altro : è più utile socialmente la produzione di poche centinaia di watt che sicuramente non cambieranno le sorti del Pianeta, o la conservazione di un patrimonio che appartiene all’Umanità? Crediamo che non ci siano dubbi sulla risposta”