L’Iran è pronto ad avviare un nuovo round di negoziati sul nucleare, durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, se le altre parti saranno disposte a farlo, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Il ministro, che attualmente si trova a New York insieme al presidente iraniano Masoud Pezeshkian per l’Assemblea generale, ha affermato che rimarrà a New York più a lungo di Pezeshkian per incontrare vari diplomatici stranieri.
Iran pronto per i colloqui sul nucleare all’ONU
Teheran e le potenze mondiali hanno firmato nel 2015 un accordo nucleare storico, il cosiddetto Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), progettato per frenare le attività nucleari iraniane in cambio di un alleggerimento delle sanzioni. Tre anni dopo, l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è ritirato unilateralmente dall’accordo, imponendo nuove sanzioni. Da allora i colloqui indiretti tra Washington e Teheran volti a rilanciare l’accordo sono in stallo. Mentre l’Iran rimane parte dell’accordo, ha ridotto i suoi impegni in risposta alle sanzioni statunitensi. Le relazioni tra l’Iran e l’Occidente si sono deteriorate, soprattutto a causa della guerra in corso tra Israele e il gruppo palestinese Hamas, sostenuto da Teheran, a Gaza, Hezbollah in Libano e gli Houthi nello Yemen, nonché del sostegno dell’Iran alla guerra della Russia in Ucraina. Teheran ha rafforzato i suoi legami con la Russia. Gli alleati degli Stati Uniti e dell’Unione Europea la accusano di sostenere la guerra di Mosca contro l’Ucraina tramite la spedizione di droni e missili. Nel suo discorso di lunedì, il ministro degli Esteri ha riconosciuto che non è ancora giunto il momento di risolvere l’ostilità con gli Stati Uniti, ma ha insistito sul fatto che “i suoi costi possono essere ridotti”.L’Iran, pertanto, spera in un allentamento delle sanzioni statunitensi, che hanno avuto un impatto grave sulla sua economia.