Ennesima riuscita performance musicale assemblata dal maestro Mario Valentino Scarangella che, come sempre, vede coinvolti esclusivamente giovanissimi musicisti formatisi nell’ambito delle iniziative didattiche da lui promosse. Anche se il maestro Scarangella coinvolge spesso anche “esterni”, è innegabile che il migliore risultato si può ottenere attraverso una frequentazione delle sue lezioni che tra l’altro ha il vantaggio di monitorare costantemente le potenzialità di questi giovani artisti che potranno così proporre il meglio del loro repertorio.
Stavolta in scena c’erano appunto 2 allieve di Scarangella: il soprano Anna Chiara Di Chio insieme alla violinista e contralto Letizia Lauta (versatile artista che, ricordiamo, è anche una talentuosa pittrice), entrambe accompagnate al pianoforte dallo stesso ed instancabile Scarangella. E così, in questa serata organizzata dalla parrocchia barese di Santa Croce nell’ambito delle manifestazioni per l’annuale Festa dedicata alla ricorrenza della Esaltazione della Croce, dopo il saluto del parroco don Vito Marziliano, ha avuto inizio un’ora di bella e immortale musica, di vari generi, valorizzata dalla apprezzata interpretazione dei tre musicisti.
Particolarmente apprezzate dagli spettatori “il Bacio” di Luigi Arditi che ha messo in evidenza l’ottima vocalità di Anna Chiara Di Chio ed una versione de “La vita è bella” (colonna sonora Premio Oscar di Nicola Piovani) eseguita in maniera esemplare dalla talentuosa violinista Letizia Lauta che successivamente, in duo con la Di Chio, ha offerto il suo valido contributo nella esecuzione (che ha particolarmente divertito il pubblico) del celebre “Duetto buffo dei 2 gatti” di Gioacchino Rossini.
In programma c’erano anche Amapola di Joseph Lacalle, “a Vucchella” di Francesco Paolo Tosti su versi di Gabriele D’Annunzio, il valzer dal Gattopardo di Nino Rota, la Serenata di Franz Schubert, Cabaret di John Kender (canzone resa celebre da Liza Minelli), “Musica Proibita” di Stanislao Gastaldon, Quando m’en vo’ (tratta da “La Bohème” di Giacomo Puccini di cui quest’anno ricorre il centenario della morte), la celebre “Mazurka variata” di Francesco Migliavacca, Besame Mucho di Consuelo Velasquez, “Je veux vivre” di Charles Gounod, “Samba di una nota” di Antonio Carlos Jobim, la celebre e coinvolgente “Danza” di Rossini e, dulcis in fundo, la canzone italiana più celebre nel mondo: “O sole mio” di Eduardo Di Capua eseguita dai 3 musicisti che si sono poi congedati dal pubblico dopo questa performance composta da un’ora di musica davvero per tutti i gusti e, soprattutto, immortale.
(da sinistra a destra: Letizia Lauta, Mario Valentino Scarangella ed Anna Chiara Di Chio