Un tema attuale visto in un romanzo dell’ottocento, scritto da Ivan Sergeevič Turghenieff, che quando lo scrive aveva vent’anni quindi il saggio punto di vista di un figlio.
Come riporta la presentazione del libro: ” La gioventù colta non aveva allora in Russia altra via aperta che quella dei pubblici impieghi” e lui scelse la poesia.
Una prima trasgressione….e poi la conoscenza delle istituzioni libere e civili che trovava all’estero, gli ispirò orrore ed esecrazione per il tirannico regime sotto cui soffocava la sua patria infelice”. Siamo nella Russia Zarista
Il tema è difficile. Parlare del rapporto padri e figli anche oggi è problematico, ma nel 1860 era persino pericoloso.
Nessuna opera d’arte ebbe, come questa, tanta fortuna di violenti attacchi, quando uscì per la prima volta e più tardi ancora.
” Gli alti strati sociali si sollevarono di sdegno, i bassi fondi ribollirono; la critica, paurosa e piaggiatrice dei più, scagliò all’autore ogni più abbietta calunnia, ogni più velenosa contumelia. Piaceva all’aristocrazia il ritratto parlante della democrazia, mentre i democratici, dal canto loro, trovavano stupenda la satira contro i parrucconi. Ciascuno, in somma, accettava quella metà di libro che non lo riguardava: e così anche il libro era dilaniato come l’autore”
Naturalmente, il romanzo fu proibito in Russia: la stessa sorte avrebbe avuta, se pure non avesse sollevato una così fiera tempesta. Che cosa in Russia non si proibisce? L’Indice dello Zar è più rigoroso di quello del Sacro Collegio. Autori nazionali e stranieri, poeti e scienziati, storici e romanzieri, statisti e teologi, filosofi e naturalisti, – il bando li coglie tutti alla rinfusa.
Particolare curioso per la letteratura, quanti libri furono proibiti nella russa zarista e quanti dopo la rivoluzione d’ottobre? Una bella domanda.
Il libro da leggere su questo link
La rete
La Rai trasmise nel 1958 il romanzo di Turgheniev con la regia di Guglielmo Morandi Cast: Mario Feliciani – Alessandro Ninchi – Alberto Lupo – Franco Volpi – Carla Gravina e Eleonora Rossi Drago Non si trova sulla rete, per ora
Una recenzione