L’Italia ha dimostrato un impegno crescente nel sostenere il movimento paralimpico, con finanziamenti che provengono principalmente da fondi statali, ma anche da enti locali e contributi specifici. Il bilancio complessivo del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ammonta a circa 30 milioni di euro, ai quali si aggiungono contributi di 3 milioni dall’INAIL per iniziative territoriali e progetti condivisi. Questi fondi, come ha spiegato il segretario generale del CIP, Juri Stara, sono essenziali per sostenere le attività sportive e la preparazione degli atleti paralimpici, con il 45% del budget (circa 16 milioni) destinato proprio alle federazioni sportive.
Un aspetto cruciale del bilancio riguarda i fondi per la preparazione ai Giochi Paralimpici, che ammontano a 6 milioni di euro, e altri 5,5 milioni dedicati agli atleti di alto livello. Inoltre, 9 milioni sono destinati alla promozione dello sport nelle scuole e nei centri di riabilitazione, un investimento fondamentale per garantire l’accesso allo sport a persone con disabilità e per incoraggiare una maggiore partecipazione.
Tuttavia, una porzione significativa del bilancio del CIP, circa il 29%, è dedicata ai costi di funzionamento, incluse le tasse, che rappresentano un costo importante per il comitato, anche se appaiono in contrasto con la sua missione di inclusione e promozione dello sport. Stara sottolinea che l’anno olimpico comporta ulteriori sfide finanziarie, aggravate dalle riduzioni dei servizi offerti dall’International Paralympic Committee, il che ha portato a una revisione del bilancio previsionale per il 2024, mantenendo il focus sulla tutela delle risorse destinate alle attività sportive.
Per la partecipazione dell’Italia ai Giochi Paralimpici di Parigi, il CIP ha stanziato 3,1 milioni di euro, inclusi i costi legati a “Casa Italia Paralimpica”, che vedrà la collaborazione dell’artista Michelangelo Pistoletto. Questa iniziativa, insieme alla copertura mediatica garantita da Rai2 e Rai Sport, offrirà una visibilità importante agli atleti italiani, potenzialmente attraendo nuovi sponsor e partner commerciali.
Dal punto di vista delle sponsorizzazioni, attualmente il CIP ha ceduto i propri diritti commerciali alla Fondazione Milano-Cortina 2026, nell’ambito di un accordo che garantisce al comitato 1,8 milioni di euro annui fino al 2026. Questo rappresenta un valore commerciale significativo per il CIP, ma vi è l’auspicio che la crescente visibilità degli atleti e i loro successi possano stimolare l’interesse di nuovi marchi una volta concluso l’accordo.
In prospettiva futura, uno dei progetti più importanti per il CIP è il completamento del Centro Federale di Preparazione Paralimpica a Roma, un’infrastruttura di sette ettari già operativa ma che necessita di ulteriori investimenti. Con 12 milioni già spesi, il centro dispone di diverse strutture sportive, tra cui una pista di atletica, una piscina, campi da calcio e da tennis. Tuttavia, il completamento del centro prevede la costruzione di una foresteria e di una struttura medica polifunzionale, elementi essenziali per supportare il processo riabilitativo degli atleti.
L’investimento nel movimento paralimpico non è solo una questione di fondi, ma un’opportunità per l’Italia di promuovere l’inclusione e il diritto allo sport per le persone con disabilità. Grazie agli investimenti continui e alle nuove infrastrutture, l’Italia può continuare a migliorare il suo ruolo nel panorama paralimpico internazionale.
Luca De Gennaro
foto Civiltà Cattolica