di Davide Tommasi
A Melpignano come da rito. Nella cornice del convento degli Agostiniani, il grande pubblico ha fatto scaldare gli animi della musica proprio nel giorno in cui tradizione e musica si mescolano in gioia e tradizione e innovazione sonora. La pizzica, il ritmo frenetico e interminabile dei tamburelli, le maestose tarante di cartapesta adornate sul palco. Ma anche i brani concessi dalle nuove star della musica italiana, in uno shaker di musica popolare e pop, folk e rap. In ogni caso anche la nuova versione rivisitata e innovativa della Notte della Taranta ha raccolto un enorme successo: circa duecentomila persone hanno infatti attorniato il concertone, l’evento culmine dell’estate pugliese giunto alla 27esima edizione, la prima firmata dal maestro concertatore Shablo e Massimo Bray, alla guida della Fondazione proprio da quest’anno .
I tanti provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero sono giunti a Melpignano, nel cuore del Salento, piccolo centro della provincia di Lecce diventato nel tempo la capitale piu’ importante della musica popolare italiana. Il maestro concertatore, Shablo, deejay e producer, aveva annunciato un concertone nel segno della contaminazione. E così è stato. Tutti davanti ai vari gazebi pubblicitari e promozionali e commerciali tra cui uno stand dove il pubblico si e’ particolarmente soffermato e’ stato quello di FRATES PUGLIA in quanto partner sociale della notte della taranta dove si poteva conoscere il dono e la cultura della donazione del sangue con la distribuzione di gadget e materiale informativo e Abilfesta che ha riservato una zona per la visione del concerto a chi e’ affetto da problemi di salute vario tipo .
Sul palco, ricordo che questa edizione è stata mandata in diretta live su Rai3, si sono esibiti anche nomi noti al grande pubblico dopo Sanremo: da Geolier ad Angelina Mango che ha proposto una versione, per così dire, “pizzicata” de La Noia. Grande successo per la cantante lucana, che ha ballato a lungo a piedi scalzi sulle note dell’Orchestra popolare della Notte della Taranta. L’energia di Angelina Mango, il romanticismo sudamericano di Gaia, lo stile unico di Ste con il suo nuovo singolo, la potenza del coro e il ritmo dell’orchestra sono stati gli elementi per una serata di successo come quella andata in scena a Melpignano per la ventisettesima edizione della notte della Taranta. Un concertone firmato DJ Shablo e dedicato a quella generazione che ha celebrato la pizzica proprio grazie al grande evento fondato nel 1998 nella Grecia Salentina, quella generazione che quest’anno più che mai si è affiancata al grande mondo della musica tradizionale trascinata dall’entusiasmo dei propri beniamini. Dunque. Angelina Mango prima dei super ospiti a salire sul palco con la cover di “su piccolina” qui ha fatto seguito il grande successo dell’ormai famosissima “La Noia” che ha fatto ballare il pubblico di italiani fin dalla vittoria del festival di Sanremo e poi Giolier acclamatissimo dal pubblico meno giovane anche lui a cimentarsi tra i pezzi legati alla tradizione Salentina, ma la sua esibizione e’ stata piu’ di cultura campana che salentina che ha proposto la sua hit sanremese (I p’me, tu p’te) ma – ha precisato – «questa versione è chiù bell». Il pubblico gli ha riservato un’ovazione, del resto fin dal pomeriggio un gran numero di suoi fan era arrivato da Napoli con decine e decine di pullman nella cittadina salentina per seguirne l’esibizione. «È bellissimo, grazie guaglio’..», ha detto Geolier. Ancora una bella contaminazione ,con Gaia che ha accorpato al canto di Menamenamò il suo successo di qualche anno fa Chega in portoghese e poi un pensiero dedicato al tango argentino da parte del maestro-concertatore che ha dato il suo taglio energico ed entusiasta ad un evento pubblico confermato dal record di diverse decine di migliaia di persone che hanno composto un pubblico quanto mai vario ma unito nel segno della musica. Applausi anche per Ste che ha cantato Tammuriata nera per poi dare spazio al suo ultimo lavoro, Lose control, scritta con Shablo. Ottima perfomanance del corpo di ballo studiato ed elaborato con la direzione coreografica di Laccio che ha evidenziato con i movimenti uno stile di musica dove il movimento del corpo deve dominare su tutto .
Insomma, tanta pizzica per raccontare la musica popolare e la tradizione salentina. Ma anche innovazione per una Notte della Taranta nel segno della contaminazione che ha conquistato il pubblico. Fino al saluto sulle note di “Kalinitta”, un brano cantato in griko, la lingua della Grecìa salentina cantato magistralmente da tutte le voci dell’orchestra della notte della taranta da Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga e da tutti il musicisti che danno lustro Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga. Spiccano le esibizioni per emozione ed energia di Consuelo Alfieri e per amore del territorio grecanico di Alessandra Caiulo e Giancarlo Paglialonga che hanno omaggiato Franco Corlianò e Cosimino Surdo rispettivamente con la canzoni Andramu Pai e Pizzica di Cosimino grazie all’importanza alla musica e al lavoro del maestro concertatore assieme al suo collaboratore e direttore d’orchestra maestro Riccardo Zangirolami che ha saputo arrangiare nel modo piu’ caratteristico possibile .