Nella miniera belga di carbone di “Bois du Cazier” di Marcinelle (Charleroi) divenuta patrimonio dell’umanità per decisione dell’Unesco, l’8 agosto del 1956 morirono 262 minatori, 136 dei quali italiani (di cui 22 pugliesi).
Tra cui Giuseppe Pinto nato a Mola di Bari il 3 maggio 1918 padre di 4 figli deceduto nella tragica mattina del 08.08.1956.
Nel secondo dopoguerra furono 140.000 gli italiani che, insieme a migliaia di donne e bambini, partirono per il Belgio. Un flusso di cui fecero parte anche i genitori del ex primo ministro belga, Elio Di Rupo, partiti nel 1947 dall’Abruzzo, alla volta dei pozzi minerari valloni.
Molti di loro vennero impiegati come minatori anche in seguito a un accordo tra i governi di Roma e Bruxelles (accordo “Uomo – Carbone”): mille minatori italiani a settimana in cambio di 200 chili di carbone al giorno per immigrato.
Oggi l’area dell’ex miniera è stata completamente recuperata e al suo interno sono stati realizzati un museo di archeologia industriale e dell’attività mineraria e un memoriale – inaugurato nel 2006, in occasione del 50° anniversario della tragedia.
Il 18 Aprile 2009, il Presidente della Regione Puglia Nicki Vendola ha donato una targa ricordo da tutti i Pugliesi nel Mondo
Qui di seguito l’elenco dei 22 pugliesi emigrati deceduti il giorno della tragedia. Molti erano di origine Salentina per cui è sorto appunto il “ Museo del Minatore “ a Casarano (Le) l’opera fortemente voluto da Lucio Parrotto.
Le vittime pugliesi hanno ricevuto la Medaglia d’oro al merito civile:
La motivazione
Lavoratore emigrato in Belgio, in seguito alla tragica esplosione di gas verificatasi nella miniera di carbone di Marcinelle, rimaneva bloccato, insieme ad altri centotrentacinque connazionali, in un pozzo a più di mille metri di profondità, sacrificando la vita ai più nobili ideali di riscatto sociale. Luminosa testimonianza del lavoro e del sacrificio degli italiani all’estero, meritevole del ricordo e dell’unanime riconoscenza della Nazione tutta. 8 agosto 1956 – Marcinelle (Belgio)i
John Rocco Ferrara