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Joachim Fest, Obiettivo Hitler

Da qualche anno è morto l’ ultimo attentatore di Hitler, quindi si è chiusa un’ epoca storica raccontata nel bel romanzo di Joachim Clemens Fest

Nato nel 1926 e scomparso nel settembre del 2006, Fest è stato giornalista, storico e saggista tedesco.

Figlio di un funzionario prussiano antinazista che, a soli 42 anni, nel 1933 viene congedato e poi licenziato.

Racconta la biografia che con soli 180 marchi al mese e cinque figli, il padre dovette arrangiarsi a mantenere la famiglia in ristrettezze economiche perduranti, vivendo nel terrore costante della Gestapo che spesso veniva a perquisire la casa.

Tuttavia, per quell’innato talento che trova sempre sbocco, il giovane Fest, dopo il ginnasio a Berlino e Friburgo in Brisgovia, studiò Diritto, Storia, Sociologia, Germanistica e Storia dell’arte a Friburgo, Francoforte sul Meno e Berlino, diventando, nel tempo, uno storico tedesco tra i più rinomati.

Annotazione di costume, nell’era dei talent show, non parlo del talentuoso, cioè di chi è portato a scrivere, ma sa reggere la scrittura di un romanzo, oppure di chi sa cantare ma non scrive la musica. Il Talent, secondo il dizionario del Corriere: Misura di peso e moneta in uso anticamente presso gli Ebrei e i Greci.

Un valore dato, perché cresca nel tempo occorre studio, lavoro, allenamento quotidiano e multidisciplinarietà.

Come spesso accade a chi mette a fuoco i demagoghi, Fest fu accusato di sopravalutare la figura di Hitler.

E’ comunque una personalità culturale scomoda che scavando nella storia della Resistenza tedesca contro il regime nazista, fini col polemizzare con intellettuali che lo giudicavano le sue teorie addirittura revisioniste ed giustificazioniste, specie fra coloro che credono che in Germania non ci fosse stata alcuna forma di resistenza.

Tuttavia per “i suoi contributi al genere della biografia politica e storica” è stato insignito del Einhard-Preis 2003 per la letteratura biografica e del Eugen-Bolz-Preis 2004 per “meriti nella elaborazione pubblicistica della Resistenza tedesca contro il regime nazista”.
Difatti in questo libro di oggi, Fest racconta come sia nata e si sia raccolta, dalla fine degli anni Trenta, una opposizione al nazismo in grado di coinvolgere persone motivate non tanto da ragioni tradizionalmente ideologiche o partitiche ma da motivazioni religiose, dal disgusto morale per i comportamenti del regime (a cominciare dal massacro degli ebrei), dall’allarme suscitato dal prevedibile disastro cui Hitler stava conducendo la Germania.

Questa opposizione condurrà poi all’attentato di von Stauffenberg del 20 luglio 1944 contro Hitler, ricostruito in tutti i suoi risvolti.

Morto ultimo attentatore di Hitler, prese parte complotto del ’44
Ewald Heinrich von Kleist  luogotenente dell’esercito tedesco che prese parte all’attentato per uccidere Adolf Hitler, e’ morto all’eta’ di 90 anni a Monaco di Baviera.

Unico sopravvissuto del tentato assassinio di Hitler del 20 luglio del 1944, von Kleist fu rinchiuso in un campo di concentramento e successivamente liberato per seguirne le tracce e giungere ad altri cospiratori della trama messa in atto a Rastenburg, nell’est della Prussia, adesso in Polonia, che porto’ al ferimento di Hitler. Nel corso di una cerimonia di commemorazione nel 2010, von Kleist disse che l’attentato voleva porre fine ai “terribili crimini” perpetrati dal regime nazista, che proseguirono per altri 10 mesi dopo il fallito attentato a Hitler.

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