di Davide Tommasi
Calimera –Si sono svolte a Calimera in un clima di grande commozione le celebrazioni per il decennale della scomparsa di Rocco Aprile, il grande studioso della cultura greca del Salento, oltre che di quella neogreca e cipriota. Aprile è venuto a mancare il 26 aprile del 2014, ma la sua gente sembra non averlo dimenticato. I rappresentanti istituzionali, gli amici, gli studiosi della comunità e dell’Università del Salento si sono raccolti intorno alla famiglia nella sala Aldo Moro della Bibliomediateca Giannino Aprile. Hanno aperto la serata Il sindaco, Gianluca Tommasi, e il consigliere Andrea Aprile, da sempre vicino a Rocco. Il resto si è svolto tra gli interventi di una giovanissima studiosa del corso di laurea in Lettere, la professoressa Elisa Corlianò, i brani in video dello studioso scomparso, due intermezzi musicali che hanno avuto come protagonisti Roberto ed Emanuele Licci, musicisti che hanno segnato negli ultimi cinquant’anni la scena salentina, oltre che la figlia Raffaella, che ha eseguito una commovente versione di un brano storico del compositore greco Theodorakis.
E naturalmente la serata si è arricchita di molte parole commosse, da quelle di Vito Bergamo, l’amico e confidente di Rocco Aprile, a quelle di Paolo Aprile, preside dell’Alberghiero di Otranto e brillante intellettuale e del prof. Rocco Luigi Nichil (Università del Salento e organizzatore dell’evento assieme alla sua collega Debora de Fazio), fino alla rievocazione della figura di studioso di Rocco Aprile fatta dal professore di Civiltà bizantina e neogreca dell’università del Salento, Francesco Giannachi: “istituiremo un seminario permanente di letteratura dei paesi ellenofoni dedicato a Rocco Aprile e Paolo Stomeo presso la nostra Università perché il valore di Rocco sia ricordato nei tempi a venire – ha dichiarato Giannachi – e tradurremo il suo romanzo Arsinoi in greco moderno perché il suo impatto in Grecia sia massimo come merita”.
Tra le iniziative possibili ha riscosso un grande successo la richiesta di intitolazione di un edificio pubblico a Calimera (e parallelamente di uno a Martano per un altro grande studioso, Salvatore Sicuro) avanzata dal presidente dell’Associazione Ghetonìa, Silvano Palamà.
Per concludere, Marcello Aprile, che oggi è vicedirettore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento ed è il primogenito di Rocco, ha ringraziato tutti i presenti con il fratello Giorgio e con il primo dei nipoti, Giacomo, per una serata di grande impatto emotivo: “tutti voi siete una parte della mia famiglia e non vi siete dimenticati di papà e di quello che ha fatto per questo paese e per le nostre comunità”.