Riceviamo e pubblichiamo – Lo scorso 10 luglio abbiamo inviato una lettera “aperta” al Ministro Valditara, sollevando una questione molto importante riguardante l’educazione sentimentale dei giovani e della società in generale
Siamo riusciti a richiamare l’attenzione mediatica, ma ai giudizi, alle critiche, alle accuse non è seguito alcun piano concreto e finanziato. Perdonate, quindi, se mi permetto di esprimere ancora alcune considerazioni.
Cosa determina comportarsi impulsivamente oppure fermarsi a ragionare?
Quel che aiuta a dare un senso a come ci comportiamo è conoscere come è fatto il cervello umano. A partire da 500 milioni di anni fa, ebbero origine i primi vertebrati e il loro cervello è stato definito rettiliano. I comportamenti erano innati, le azioni istintive con lo scopo di rispondere a bisogni primitivi di sopravvivenza, fame, sete, sesso. La prole nasceva autonoma. Successivamente, 250 milioni di anni fa, sono comparsi i mammiferi. Sul cervello rettiliano si è stratificato quello limbico che ha favorito l’accudimento della prole e il vivere in gruppo. Infine, 5 milioni di anni fa è arrivato l’essere umano. Sulle due precedenti parti del cervello si è stratificata quella cognitiva che ha permesso di sviluppare linguaggio, apprendimento, logica, progettualità, creatività e…purtroppo anche la violenza!
Cosa significa?
Le tre parti hanno funzioni essenziali, ma non sempre lavorano bene insieme. Può capitare di prendere decisioni improvvise senza ragionare su pro e contro e che poi si rivelano persino catastrofiche. Per esempio, cosa accade quando due automobilisti si scontrano con le loro auto? La prima emozione che emerge è la paura seguita spesso dalla rabbia. Queste emozioni insorgono istintivamente e può essere complicato riconoscerle, gestirle appropriatamente e velocemente. Così volano parole grosse, si perde il controllo da cui può nascere anche la violenza. Appare chiaro che nel caso descritto ha preso il sopravvento la parte rettiliana, impedendo l’elaborazione a livello cognitivo.
Educazione ai Sentimenti. Come funziona la pubblicità
Cibo e sesso sono considerati armi vincenti in qualsiasi campagna pubblicitaria. Mettere una persona in abiti succinti e in posa provocante accanto al prodotto sarà volgare, ma attira automaticamente l’attenzione. Nel 1973 Oliviero Toscani con lo spot “chi mi ama mi segua” della Jesus jeans, ha aperto in Italia la pubblicità che fa leva sugli istinti primordiali. Ancora un esempio si ha nell’utilizzo del rispecchiamento della luce in rossetti, bottiglie, carrozzerie auto che rievocherebbe il luccichio delle pozze di acqua. Recentemente una cantante si è esibita in gonna cortissima con uno spacco o meglio un riquadro che davanti ben incorniciava le sue parti intime. E alle critiche ha risposto “Per piacere a se stessa, non per compiacere!”. La Pubblicità Etica e i comportamenti non dovrebbero essere fondati sui principi chiave di Trasparenza, Responsabilità sociale, Diversità, Inclusione, Etica Aziendale?
Come diventare consapevoli delle proprie scelte?
Appare chiaro che stimolare la parte rettiliana nella comunicazione e nel marketing per condizionare le scelte è un’opportunità davvero irresistibile per gli “influencer”! Dobbiamo rassegnarci oppure possiamo diventare consapevoli delle scelte? Tutto è possibile, ma questa libertà può realizzarsi solo sviluppando l’Intelligenza Emotiva utile proprio per regolare e gestire appropriatamente istinti ed emozioni. Cuore e cervello devono accordarsi! Come? Completando la conoscenza scolastica con l’Educazione ai Sentimenti. Il che vuol dire impadronirsi delle abilità “chiave” per la vita indicate dall’OMS ben 30 anni fa con il Documento WHO’93 Skills for Life! Documento rimasto disatteso seppure frutto di studi decennali scientifici, sperimentazioni internazionali effettuati proprio al fine di arginare e prevenire discriminazioni, liti, bullismo, abusi, femminicidi, violenze. Il coinvolgimento degli adulti è indispensabile perché si nasce figli e genitori si diventa e anche gli insegnanti sono genitori. La loro collaborazione è indispensabile per dare messaggi educativi uniformi.
Istituzioni Pubbliche e Media
Compito delle Istituzioni Pubbliche è dare, senza ulteriori rinvii, il dovuto seguito al suddetto Documento e a 360°. Dovrebbero realizzare nelle scuole concretamente l’Educazione ai Sentimenti, mediante professionisti esperti nella gestione delle relazioni interpersonali e dei conflitti selezionati considerando il merito. Un esempio di scelta meritevole potrebbe essere, per esempio, il Gruppo ASPIC 30 anni di esperienza nell’Approccio Umanistico Integrato e presente capillarmente in tutta Italia. L’Associazione Bambino Oggi…Uomo Domani ODV, ha offerto durante 10 anni nelle scuole romane, a genitori e insegnanti, in collaborazione, l’opportunità di sperimentare, l’efficacia delle Skills. I risultati rilevati sono stati concreti e superiori ad ogni aspettativa. Alcune testimonianze dai laboratori sono visibili sul sito. Ovviamente è stato un mero test. Compito dei Media è affiancare le Istituzioni. Negli anni ’60 il Maestro Alberto Manzi contrastò l’analfabetismo insegnando a leggere e scrivere attraverso la televisione! Oggi non si potrebbe fare altrettanto con l’educazione ai sentimenti?
Educazione all’Affettività. Difendersi o Arrendersi. Quale scelta sarà possibile?
Coppia, famiglia, scuola, sono le prime cellule fondatrici della società! Per salvare il nostro futuro dobbiamo impedire la manipolazione delle menti. Non si fatica a credere che proprio questo aspetto potrebbe rendere l’obiettivo più complicato da raggiungere! Appare chiaro che si tratta di un progetto a medio lungo termine, decisioni faticose, forse impopolari e senza “tornaconti” immediati. Ma la speranza è l’ultima a morire! Sappiamo che piccole variazioni nelle condizioni iniziali di un sistema, producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine. Insegnare oggi come stare al mondo non potrebbe valere anche per il sistema umano? Ci difendiamo o ci arrendiamo? L’unione fa la forza! Unitevi a noi, sostenete il nostro Servizio di Comunicazione, ciascuno secondo le proprie opportunità e possibilità. Difendiamoci, formiamo massa critica, stimoliamo il senso di responsabilità verso i cittadini. Scegliamo di costruire il nostro futuro fondato su Tolleranza, Solidarietà, Cooperazione e vivremo in Armonia e Pace!
Nel ringraziarVi per… l’ascolto Vi preghiamo di gradire i nostri migliori auguri per le prossime Festività e per un futuro davvero migliore.
Orietta Matteucci
presidente Bambino Oggi…Uomo Domani ODV