Principale Attualità Palestina Libera: a Talsano lo chiede un murales

Palestina Libera: a Talsano lo chiede un murales

L’arte come denuncia.
A Talsano, borgata di Taranto, un murales ci racconta la situazione in Palestina.
Abbiamo incontrato l’autore, Domenico Campagna.
Dove possiamo ammirare i tuoi murales?
Tra Lama e Talsano, venendo da Taranto, dopo l’Hotel Saline c’è un Rondò prima della Fenice; si gira subito a sinistra, come se volessi andare a Talsano; di fronte a ex capannoni Daddario, ci sono già i miei primi murale a destra; alle spalle, c’è ne sono altri 3, in via Alberti 21.
Come nasce quest’ultimo murales?
Il murales nasce dall’angoscia provocata da questa ennesima guerra nel mondo e tra Israeliani e Palestinesi.
Credo si stia facendo molta propaganda pro Israele nel mondo occidentale, senza considerare – come ha detto lo stesso Guterres – che il popolo Palestinese da troppi anni subisce occupazioni di case, terre. Israele imprigiona Palestinesi, ha reso la striscia di Gaza una prigione a cielo aperto.
L’azione dei Miliziani di Hamas nasce da tutto questo: azione violenta sui civili che non condivido, ma è un fatto.
Considerando tutto ciò e gli eventi drammatici di queste ore, con migliaia di morti sotto i bombardamenti. Bombardamenti ad opera di coloro che hanno definito la propria azione una vendetta. Non si vede né la fine né una tregua, anzi promettono di schiacciare ancora di più i palestinesi.
Da qui è nata l’idea del mio murales.
Cosa hai voluto ricreare?
Si vede un cielo su Gaza, da cui partono missili che, in gran parte, non giungono a destinazione. E poi ci sono gli aerei, trasformati in tante bandiere con la stella di Davide, che puntano sulla striscia di Gaza, oltre ai carri armati che si fanno strada tra le macerie.
Al centro una bambina Palestinese abbracciata da un ragazzo, nella più assoluta desolazione di chi non ha più nulla.
In cosa speri?
Spero che questo orrore finisca al più presto e che il mondo si ribelli alla violenza del più forte.
Che è Israele, giusto?
I morti sulla striscia di Gaza.Sono ormai 8.000, di cui la metà bambini, i morti sulla Striscia di Gaza.
Un orrore senza fine, crimini di guerra, che si aggiungono ai 1.400 morti in Israele nel bliz del 7 Ottobre da parte dei miliziani di Hamas.
La vendetta di Netanyahu prosegue senza sosta, nonostante gli appelli internazionali per una tregua umanitaria.
Dice che vuole cancellare per sempre Hamas, che è una stupidaggine, al massimo ucciderai quelli che riuscirai a prendere.
Dice che lo fa per riportare a casa gli ostaggi, come se i miliziani te li consegneranno prima di farsi uccidere.
Ma vi rendete conto delle fesserie che vi raccontano? E per giustificare cosa? Una vendetta che renderà il mondo meno sicuro.
Tutto il contrario di quello che vi racconta la propaganda Israeliana, appoggiata dall’Occidente, con a capo Biden, che fa il finto moderato, e i governanti europei, divisi, inconcludenti e pedine in mano ad altri.
Da quello che ho sentito, il piano di Israele sarebbe quello di circondare Gaza, avanzare piano, affamare i miliziani di Hamas, per poi fare la caccia al topo o chiedere la resa.
E, quando usciranno, non ci saranno prigionieri, perchè i militari avranno avuto sicuramente l’ordine di uccidere a vista.
Gli ostaggi? Saranno sicuramente sacrificati da Israele, che, pur di raggiungere i suoi obbiettivi, non gli frega un ficosecco se moriranno tutti, insieme ai Palestinesi, come probabilmente è già successo per alcuni.
L’ennesimo schifo di guerra, che finisce in tragedia, prima di svegliarsi e ricominciare con una nuova storia.

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