«Sono costantemente queer e lo sono stata anche prima di venire a conoscenza di questa parola. Queer è l’amore per la diversità e i cambiamenti, queer è la Natura delle cose.»
Ho conosciuto Eva Sassi Croce (she/they), attivista transfemminista nel 2019, nell’ambito delle prime attività della Rete Trans* Nazionale di Arcigay.
La intervistai per L’Eco di QueerTown.
4 anni dopo, Eva ci parla di Biciclinə Transfemministə e del Trans* Europe Divide Tour e si propone di organizzare presentazioni in giro per l’Italia.
Ricordo, per le newentry, che la schwa (ə per il singolare, ɜ per il plurale) indica il genere neutro.
«Mi chiamo Eva. Ho 57 anni e sono una persona trans non binaria, che ha sempre avuto come passione il viaggio.
Come nasce Biciclinə Transfemministə?
Nel 2021, grazie a un viaggio nel Nord Europa, in camper + e-bike, scopro la bellezza della mobilità in bicicletta.
Rientrata a Ferrara, la mia città, per tenermi in allenamento utilizzo una vecchia bici tradizionale, e giro dopo giro un giorno arrivo a compiere 50 km.
Prendo consapevolezza che mi è possibile pensare di viaggiare anche con una bicicletta tradizionale, per vivere l’esperienza di massima libertà.
Vendo il camper e mi copro una bicicletta gravel e l’attrezzatura tecnica.
Nel 2022 faccio due viaggi: il primo dalle sorgenti alle foci del Po, il secondo in Olanda e fiandre, entrambi di circa mille chilometri.
Continuo con passione a documentarmi su tutto quello che è il cicloviaggio, conosco e pedalo insieme a cicloviaggiatori storici, dai quali imparo tantissimo, e, dato che ho sempre fatto viaggi impegnativi (in passato ho attraversato in moto e in fuoristrada diverse volte il Sahara), decido che voglio organizzare un viaggio che mi permetta, prima di tutto, di avere la consapevolezza che anche in bici sia possibile fare viaggi di lunga percorrenza.
Quando scopro che esiste un percorso, nominato EuroVelo 7, che attraversa da nord a sud il continente europeo, decido di preparare un progetto che prenderà il nome di Trans* Europe Divide Tour.
Quale valore aggiunto dà Eva al Tour?
Essendo un’attivista per i diritti delle persone trans e non binarie, essendo antispecista, decido che questo viaggio deve avere anche dei contenuti politici. Malta, destinazione finale, per esempio, è il paese con la legge sulle persone trans, non binarie e intersex più avanzata d’Europa.
La tematica ecologica mi sta molto a cuore, per cui, per raggiungere il profondo nord norvegese e dato inizio al viaggio in pedalata, scelgo non l’aereo, ma treno, autobus e traghetto.
Decido di alimentarmi per tutto il viaggio con una dieta vegana.
Altro aspetto fondamentale, per i 96 giorni di pedalata dormirò sempre in tenda.
Qual è il giorno di inizio?
Parto da Bologna il 17 Maggio 2023, in occasione della giornata mondiale contro l’odio verso la comunità LGBTQIA*+, mentre il viaggio in pedalata inizia il 30 Maggio.
Faccio uno stop di 15 giorni a Ferrara, dove cambio assetto di carico sulla bici, dato che il freddo della prima parte del viaggio è sostituito da un caldo molto intenso, e arrivo a Malta il 16 Settembre, giorno in cui sull’isola è stato organizzato l’Europride.
Quali sono i numeri di questa esperienza?
Con 111 giorni di viaggio complessivo, 96 giorni di pedalate, 7.000 km e diversi metri di dislivello, realizzo una delle esperienze di viaggio più belle della mia vita.»