Principale Attualità Sorella, non sei sola

Sorella, non sei sola

Sentita partecipazione al presidio contro la violenza di genere in Piazza Roma a Martina Franca (TA), Domenica 22 Ottobre, dalle ore 10.30 alle 13.
Particolarmente significative le testimonianze di Rita Lanzon, mamma di Federica e nonna di Andrea, e di Angela Lacitignola, fondatrice dell’APS Sud Est Donne e del CAV Rompiamo il Silenzio.
Hanno organizzato la Commissione Pari Opportunità Martina Franca, Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, l’APS Sud Est Donne. Hanno aderito Ambulatorio Solidale Martina Franca, ANPI Martina Franca, Collettivo 080 – Rete degli Studenti Medi, Comitato Territoriale Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto, Cooperativa Equal Time, Donne in Fermento, Fondazione Comunità Miceli, Hermes Academy.

Sulla pagine social della Commissione Pari Opportunità del Comune di Martina Franca leggiamo quanto segue.

Un’altra donna è stata colpita – per fortuna non è in pericolo di vita – per mano di suo marito. A questa sorella, ancora ricoverata, la nostra vicinanza.

Questa volta è successo nella nostra città, Martina Franca, a ricordarci che la violenza maschile sulle donne è trasversale, colpisce a qualsiasi latitudine e non fa distinzioni di razza, classe, età.

Perché la violenza sulle donne ha molteplici volti.

È nel rumore delle chiavi di casa: il 90% delle violenze sono messe in atto da partner, ex partner, familiari.

È nella vittimizzazione istituzionale che agisce sulle donne proprio quando decidono di sottrarsi al ciclo della violenza.

È nell’indifferenza, nell’omertà, nella perpetrazione di pregiudizi e stereotipi, nella colpevolizzazione della donna vittimizzata, nella messa in atto di discriminazioni, nella non attuazione delle leggi.

Della violenza sulle donne siamo tutte e tutti responsabili, non solo chi la agisce.

Perché vogliamo dire: Sorella, non sei sola, noi ti crediamo!

Sulle pagine social di ANPI Martina Franca leggiamo quanto segue.

Siamo convinti che sia necessario porre subito fine a questa escalation di omicidi, violenza domestica e stalking, considerando che, a fronte di un numero stabile di omicidi, c’è stato un aumento dei casi in cui le vittime erano donne, spesso, se non sempre, lasciate sole anche dalle istituzioni.

Riteniamo che la società debba prendere consapevolezza che, se da un lato la solidarietà, la sorellanza e l’unione delle donne possono aiutare a combattere il male del femminicidio, dall’altra, c’è un urgente bisogno che in questo processo di crescita culturale della popolazione gli uomini in primis facciano la loro parte, al fianco delle donne e a sostegno di una società veramente libera di vivere ed amare.

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