Principale Ambiente & Salute Palagiano (Ta) Arriva lo sgombero del “Pino di Lenne”

Palagiano (Ta) Arriva lo sgombero del “Pino di Lenne”

Finalmente lo sgombero e l’acquisizione delle aree del villaggio turistico abusivo “Pino di Lenne”!

Certamente il 3 ottobre 2023 sarà ricordato come un giorno importante per l’affermazione della Legalità nel nostro paese! Finalmente l’Ufficiale Giudiziario con l’ausilio delle Forze dell’Ordine ha proceduto allo sgombero dagli abusivi occupanti del villaggio abusivo Pino di Lenne ed ha immesso il Comune di Palagiano nel possesso delle strutture abusive e delle aree di sedime.

Finalmente si è data esecuzione alle (tante) Sentenze della Magistratura e alle Ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.

Una lunga battaglia durata oltre 43 anni e condotta con determinazione innanzitutto da Legambiente contro non solo gli autori degli abusi edilizi e degli scempi ambientali, ma anche contro chi impunemente e per sporchi fini ci accusava di essere i soliti stupidi ambientalisti che si opponevano allo sviluppo e alla ricchezza per il nostro territorio (sic!).  Se dovessimo contare gli esposti, le denunzie, le costituzioni in giudizio (talvolta anche in sostituzione del Comune di Palagiano che faceva finta di dimenticarsene!), gli incontri con Prefetti, Questori, Presidenti e Assessori regionali, le minacce e le intimidazioni più o meno velate, ecc.. ecc.., potremmo riempire un’enciclopedia!

Ma oggi non ci interessa rivendicare i meriti, non abbiamo bisogno di appiccicarci medaglie, le lasciamo ai tanti che sicuramente oggi se le appunteranno sul petto. A noi interessa una sola cosa: CHE ABBIAMO VINTO UNA BATTAGLIA PER L’AFFERMAZIONE DELLA LEGALITA’! 

E vogliamo ancora una volta ringraziare i tanti onesti cittadini che in questi lunghi anni ci hanno sostenuto e le Associazioni impegnate per questi stessi obiettivi, come Libera e ARCI.

Non abbiamo nessuna difficoltà, peraltro, a dare atto all’Amministrazione Comunale di aver, finalmente, agito con solerzia, di concerto con il  legale incaricato e gli uffici comunali competenti. Così come un doveroso grazie rivolgiamo a Dirigenti ed operatori della Polizia Locale e del Settore Tecnico e alle Forze dell’Ordine.

Ma è giusto anche interrogarsi sul perché ci sono voluti tanti anni; abbiamo in più occasioni ricordato che neanche per eco-mostri come Punta Perotti o il Fuenti ci son voluti tanti anni!  Si pensi che è del 1995 la prima Sentenza che aveva sancito che quelle opere abusive e le aree di sedime erano ormai, per legge, di proprietà comunale e si poteva (doveva!) procedere. Questi 43 anni sono stati punteggiati di colpevoli ritardi e omissioni (quando non di vere e proprie connivenze) che abbiamo puntualmente denunciato,  varie Amministrazioni che si sono succedute hanno tergiversato, talvolta persino adottando atti che portavano, di fatto, ad allungare i tempi di esecuzione e fornire ulteriori pretesti agli autori degli abusi per manovre dilatorie.

 

Questa è la verità, al di là di ogni roboante retorica: se non ci fosse stata la vigilanza e il puntuale intervento di Legambiente, oggi non saremmo qui a celebrare “un giorno storico”.

 

Ma ora bisogna dare rapidamente corso alle ulteriori fasi del procedimento: l’abbattimento delle opere abusivamente realizzate, il ripristino dello stato dei luoghi, con addebito delle spese in danno di chi ha commesso gli abusi, l’acquisizione di una ulteriore particella che (inspiegabilmente) è rimasta fuori dalla prima acquisizione e il recupero delle somme che la società Pino di Lenne deve al Comune di Palagiano .l Circolo Legambiente Preneste Anzolin

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