Principale Estero La zecca britannica trasformerà i rifiuti elettronici in oro

La zecca britannica trasformerà i rifiuti elettronici in oro

La zecca britannica (Royal Mint) ha firmato un accordo con la start-up canadese Excir per introdurre nel Regno Unito una tecnologia prima al mondo, che consentirà di recuperare e riciclare in modo sicuro l’oro e altri metalli preziosi dai rifiuti elettronici per coniare le sue monete. La tecnologia brevettata di Excir, basata su una chimica rivoluzionaria, recupera oltre il 99% dell’oro dai rifiuti elettronici, contenuti nei circuiti stampati di laptop e telefoni cellulari scartati.

La zecca britannica trasformerà i rifiuti elettronici in oro

I rifiuti elettronici (noti anche come rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o RAEE) rappresentano il flusso di rifiuti in più rapida crescita al mondo. Secondo il Programma ambientale delle Nazioni Unite, ogni anno vengono prodotti a livello globale circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Ma solo il 20%  viene formalmente riciclato, e la maggior parte viene gettato via e mandato in discarica. Ciò significa che oro, argento, rame, palladio e altri metalli di alto valore, valutati approssimativamente a 57 miliardi di dollari – una somma superiore al prodotto interno lordo della maggior parte dei Paesi – vengono per lo più scartati invece di essere raccolti per il trattamento e il riutilizzo. Come tutte le materie prime critiche, l’oro è una risorsa limitata, ma il 7% dell’oro mondiale si trova attualmente nei dispositivi elettronici dismessi. L’estrazione dell’oro di solito comporta l’esportazione di dispositivi nell’UE o in Asia, dove i rifiuti elettronici vengono fusi a temperature estremamente elevate in un processo molto grezzo e ad alta intensità di carbonio.

Recupero a basso impatto ambientale

La materia prima utilizzata dalla Royal Mint è costituita da circuiti stampati, piuttosto che da interi computer portatili o interi telefoni cellulari. Una volta estratto l’oro, con il trattamento chimico, i componenti non aurei vengono tutti inviati a diverse parti della catena di approvvigionamento per essere riutilizzati, in modo che nulla venga sprecato. La nuova struttura della zecca britannica nel Galles del Sud, che aprirà nel 2023, inizierà pertanto, a recuperare il metallo prezioso dai circuiti stampati di laptop e smartphone. Essa mira a elaborare fino a 90 tonnellate di circuiti stampati provenienti dal Regno Unito a settimana con un recupero di centinaia di chilogrammi d’oro all’anno. Allo stesso modo, il gruppo GAP e Descycle hanno annunciato il progetto di costruire un impianto congiunto di riciclaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) del valore di diversi milioni di sterline nel nord-est dell’Inghilterra. L’impianto GAP e Descycle avrà la capacità di riciclare 5.000 tonnellate di circuiti stampati e altri RAEE di “alto valore” all’anno. N2S, in collaborazione con l’Università di Coventry, ha utilizzato un processo di “biolisciviazione” che utilizza tecniche microbiologiche e organismi viventi per estrarre metalli rari dai rifiuti elettronici. E Mint Innovation ha annunciato nel 2020 l’intenzione di costruire una raffineria commerciale nel Cheshire per l’estrazione di metalli preziosi dai rifiuti elettronici, sostenendo che questa sarebbe la prima a utilizzare batteri anziché processi a base di cianuro.

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