Principale Arte, Cultura & Società Regione Puglia, 2,5 mln euro per restauro beni storici  e religiosi

Regione Puglia, 2,5 mln euro per restauro beni storici  e religiosi

Nino Sangerardi

Il dirigente della Sezione opere pubbliche e infrastrutture della Regione Puglia ha approvato l’Avviso pubblico per la concessione di contributi finanziari destinati alla “Realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria e restauro conservativo finalizzati alla salvaguardia e valorizzazione di beni immobili a valenza storica religiosa culturale e sociale”.

I soggetti destinatari del provvedimento sono Enti religiosi, proprietari di strutture  carattere storico e religioso e culturale e sociale.

La somma impegnata dalla Giunta regionale è pari a 2.500.000,00 euro, l’entità massima del contributo è di 150 mila euro. Ogni Ente potrà candidare un unico progetto, il soggetto beneficiario è tenuto ad affidare i lavori entro sei mesi dalla data di ammissione al finanziamento.

Gli Enti per partecipare al bando dovranno avere la disponibilità del bene al centro dell’intervento in qualità di proprietari o di delegati autorizzati dal possidente.

I beni da restaurare devono essere riconosciuti quali “ beni culturali” ai sensi del Decreto Legge n.42/22(Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Ai fini dell’ammissibilità al sovvenzionamento  le iniziative proposte devono risultare coerenti con i vigenti strumenti di programmazione urbanistica e territoriale, oltre che conformi alle prescrizioni della competente Soprintendenza.

Le istanze pervenute negli Uffici regionali saranno valutate secondo un punteggio di premialità con riferimento ai seguenti requisiti : importanza storica religiosa cultura e sociale dell’immobile, localizzazione dei beni in aree extra urbane o aree urbane, incidenza dell’opera di consolidamento  rispetto all’importo complessivo dei lavori, livello di fruizione pubblica del bene(interamente o parzialmente aperto al pubblico).

Le domande per accedere al finanziamento da far pervenire entro sessanta giorni dalla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione.

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