Crede d’essere “fuori dal coro” il bravo conduttore Mario Giordano, ed invece è la seconda volta che nel coro è dentro fino al collo. Nel coro delle banalità, giacché per la seconda volta nella sua trasmissione ha per ospite l’autore del libro delle banalità.
Il generale che, tra l’altro, non sprizza intelligenza da tutti i pori, diciamo la verità. Banalità sbagliate, ovviamente, discorsi triti e ritriti. Conduttore e generale sostengono la famiglia tradizionale. Ma guarda un po’. E chi lo aveva mai fatto prima? E non lo dicono, ma fanno capire che per loro tradizionale equivale a morale, e non tradizionale equivale a immorale. E dove sta scritto? A difendere la famiglia ci si è messa anche la signora della Garbatella. Giordano, il generale, e nostra signora sono contro i tipi di famiglia diversi da quella tradizionale. Quindi sono anche contro la Sacra Famiglia.
Eh sì, perché questa non era una famiglia tradizionale. Maria e Giuseppe, lei giovanissima, lui anziano, secondo la Chiesa vivevano assieme senza avere rapporti coniugali; e Giuseppe era il padre putativo di Gesù, nato in maniera che per certi versi richiama quella dell’utero in affitto. Ma secondo Gesù, qual era la vera famiglia? Leggiamo questi due versetti di Matteo: “Quindi stese la mano sui suoi discepoli e disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli; chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi mi è fratello, sorella e madre»” (Mt 12, 49-50).
Secondo il Signore “i legami naturali passano in seconda linea rispetto alla vera parentela che si forma tra coloro che fanno la volontà del Padre” (cf. A. Lancellotti, Bibbia -Paoline). La preoccupazione di Gesù era l’amore, ed è questo e solo questo che forma la vera famiglia». “Fatevene una ragione” direbbe il generale della banalità.
Renato Pierri