Integrazione ed empatia all’insegna del divertimento (Considerazioni di una Educatrice)
– Sarà di nuovo festa. Come avvenuto in passato. Sul volto dei ragazzi dell’Aias si potrà leggere la gioia del momento, mentre negli occhi dei piloti della carovana le emozioni si trasformeranno in lacrime di piacere per aver trasportato a bordo un’indimenticabile dose di felicità.
Più che dalla curiosità, le auto storiche della XIX edizione della “Coppa d’Autunno” saranno accolte dal calore umano di una pattuglia di ragazzi che avranno la possibilità di essere i veri protagonisti, partecipando attivamente all’evento.
Un momento ricreativo, dunque, che dal punto di vista psicologico aumenta le capacità di apprendimento e di orientamento e migliora le capacità di attenzione e concentrazione. Nonostante l’adrenalina e la dopamina che si attivano e rendono sicuramente più attivi e vivaci, i ragazzi dell’Aias di Melfi si tranquillizzano in gruppo e diminuiscono anche i livelli d’ansia. Perciò, la carovana motoristica riuscirà sicuramente a soddisfare anche il bisogno di svago ed evasione, rafforzando le interazioni sociali, migliorando l’autostima e prevenendo l’isolamento.
Non si tratta, quindi, di un semplice passaggio di rombi di motori, di vetture sportive, di auto storiche, ma di un vero e proprio intervento formativo che favorisce l’implementazione di attività ricreative inclusive. Una società inclusiva è una società che pensa e progetta tenendo a mente proprio tutti, partendo dalla modifica del contesto e non agendo solo sul soggetto, ma trovando strategie specifiche, adatte alla disabilità, utili alla collettività. Tutti, ma proprio tutti intesi come persone, in una società inclusiva hanno diritto e dignità di personalizzazione e di individualizzazione. Guardando costantemente a questo diritto, tutta la squadra dell’Aias si impegna quotidianamente, pur nella consapevolezza che la strada è lunga e difficile.
Carmela Laino