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Fermiamo sulle nostre coste la politica del “tutto e subito” e del “life is now”

Spero mi consentirete di raccontare l’ultima “trovata” di alcuni dei nostri consiglieri della Regione Puglia, i quali hanno consentito con L.R. n° 32/2022 di estendere le già numerose ed invasive concessioni demaniali anche alle nostre utili e fascinose dune costiere.

Non fa meraviglia! Da tempo la nostra fascia litoranea l’UE la definisce a buon diritto un “luogo d’eccellenza”, pregno di tesori naturalistici d’elevato interesse floro-faunistico, biogeografico ed ecologico, seppur oggetto di stagionale occupazione da parte di strutture per la balneazione e lo svago, nonché di tentativi speculativi alberghieri.

Nolente o volente, dal punto di vista strettamente ecologico, l’elevata antropizzazione rende più sterili biologicamente queste coste e questi arenili, questo pur in presenza di vincoli puntuali (Paesaggistico/SIC/Idrogeologico/Esondazione/D.M. 29/3//72 Riserva Protezione/Navigazione/Salvaguardia delle Flora/, ecc.).

Il che, per quanto precede e come dimostra l’esclusione dal vincolo per le dune, non ha mai indotto e non induce ancor oggi i nostri amministratori locali a soverchia riflessione.

Sono ormai in molti gli ecologi a livello mondiale che, di fronte al dilagare continuo delle offese agli ecosistemi naturali che ci mantengono in vita, ci presentano due possibili futuri scenari.

Il primo consiste nel fatto che noi si continui ad avere punti di vista a breve termine (come dimostra il “bliz” normativo regionale sulle dune…), con scarso rispetto per il benessere pubblico, assumendo che ciò che va bene per l’individuo (ed il “privato”) va bene anche per la società e per il pianeta;

il secondo scenario, quello per il quale, oggi e fortunatamente, migliaia di miei conterranei e centinaia di associazioni si stanno attualmente attivando, consiste nell’auspicio che l’uomo (e chi amministra la cosa pubblica) si dirigerà in misura sempre maggiore verso una mentalità a lungo termine, dando il massimo valore alla vita delle specie viventi (la nostra e a tutte le altre), mantenendo così in salute gli ecosistemi di tutto il mondo, ma riducendo anche al possibile la continua crescita delle popolazioni umane ( E.P.Odum,1994).

La nostra costa, quella “Ripagnola” in particolare, possiede da natura tutte le caratteristiche ideali per ottenere la massima biodiversità, anche se ecosistemi costieri in buono stato di conservazione per quanto precede sono attualmente osservabili solo in pochi siti del litorale italiano.

Il 2° Rapporto Nazionale sull’attuazione della Direttiva Habitat 92/43 CEE riporta proprio le “dune costiere” tra le poche tipologie attualmente in “cattivo stato di conservazione”, il che le rende, carissimi consiglieri regionali, le categorie più a rischio di tutte, ed è per questo motivo che invece che affidarle a privati, necessitano urgentemente di particolari attenzioni e di interventi pubblici nell’immediato futuro.

Occorre considerare, in estrema sintesi, che in ecologia la tendenza allo sviluppo dei sistemi naturali (successioni ecologiche) implica un aumento della struttura e della complessità, per cui tutti gli interventi che contrastano tale tendenza (costruzione di passerelle rimovibili o meno, passaggio e calpestio di persone con possibile rilascio di reflui, ecc.) creano un evidente disturbo a questi delicati ecosistemi.

Al contrario, dato che il sottoscritto è fortemente convinto del fatto che “la conoscenza della natura sia anzitutto emozionale”, bisognerà promuovere specifici incontri con le comunità e le “agguerrite” compagini che oggi difendono “Costa Ripagnola” e le dune, eventi che, anche con l’ausilio di esperti naturalisti, possano comunicare il valore della “bioempatia”, la capacità. cioè, di considerare le cose dal punto di vista della Natura, e non solo da quello dell’Uomo.

Difendere “Costa Ripagnola”, le nostre dune, implica un grande impegno culturale oltre che emotivo, il giusto orientamento che ritengo fortemente impresso nelle menti e nei cuori di ciascun membro di questa nostra “santa alleanza” in favore della vita e della biodiversità.

Valentino Valentini

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