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Legalità e illegalità: Corato vs Bisceglie

Legalità e illegalità: Corato vs Bisceglie

Mentre la città di Corato si prepara nel pomeriggio di questa domenica ad accogliere con entusiasmo, ma in sicurezza Antonio, il comandante Alfa, uno dei primi elementi dei GIS, pluridecorato per missioni contro il terrorismo, liberazione ostaggi, cattura di pericolosi criminali in Italia e all’Estero, giunge la notizia di un triste epilogo della campagna elettorale a Bisceglie.

Anche il comune di Bisceglie richiede oggi altissimi livelli di sicurezza per un candidato sindaco bersaglio di intimidazioni in stile mafioso. Interviene la Digos mentre inizia per l’intera famiglia dell’avvocato il programma di protezione.

«Sono stato chiamato dagli uffici del Comune, dov’è arrivata nella mattinata di venerdì, indirizzata nei miei confronti, una lettera di minacce». Lo ha rivelato l’avv. Francesco Spina, nel corso del comizio di chiusura della campagna elettorale di venerdì sera. Il candidato sindaco della coalizione “Bisceglie rinasce”, ha confermato le voci che già si rincorrevano da ore nella cittadina di Bisceglie.
“Possibile che l’esperienza accumulata sinora non ti abbia insegnato ancora niente? Sono convinto che un lungo periodo di riposo ti sarà molto salutare” questo il passaggio più pesante nel testo della missiva.
«Un messaggio non volgare e antipatico, in puro stile mafioso» ha commentato l’avv. Spina. «Che ho fatto nella mia vita per meritare tutta questa cattiveria? Avrò commesso degli errori politici e amministrativi ma perché anni e anni di attacchi personali? Non era mai accaduto, a Bisceglie, che nel pieno della campagna elettorale giungesse, imbucata da Bari, una lettera a me indirizzata ma recapitata al Comune».
Francesco Spina ha riferito di essersi recato in Questura ad Andria. «Ho avvisato Patrizia, i miei figli e mio padre del rischio. La Digos ha messo sotto protezione i miei familiari» ha aggiunto con preoccupazione. «Siamo stanchi di questi metodi. Mi volevano eliminare ma la sovranità popolare non può essere intaccata da nessuno, che siano presidenti, autorità, istituzioni o delinquenti che fanno minacce velate» ha concluso.
«Il livello di violenza scatenato negli ultimi giorni contro di me dagli avversari politici ha impedito anche che arrivasse un cenno di solidarietà da parte del mio avversario Angarano, che ben conosceva i fatti essendo la lettera pervenuta agli uffici comunali. Le lacrime della folla che mi ha protetto in massa subito dopo il comizio mi danno la forza di reggere quest’ultimo gesto delinquenziale. i cittadini mi chiedono di andare avanti e non rallentare in questa campagna elettorale fatta tra la gente, con i soliti “poteri forti biscegliesi” che si oppongono in ogni modo. Ringrazio la questura e la Digos per avermi dato la giusta serenità per continuare in un contesto di piena sicurezza, per me e i miei familiari, la campagna elettorale».

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