di Rossella Longo.
Stop agli F-gas, (idrofluorocarburi), responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra.
L’Unione Europea, a tal proposito, ha deciso di vietare l’assistenza e la manutenzione dei condizionatori e di altre apparecchiature contenenti gas fluorurati, a partire dal 2024.
Ma che cosa succederà?
È proprio vero che dovremo cambiare l’80% dei condizionatori in uso nelle nostre case poiché utilizzano il gas refrigerante inquisito?
Nonostante l’approvazione del Parlamento europeo, avvenuta in data 30 marzo 2023, le trattative non sono ancora state concluse.
Le aziende europee del settore e le associazioni dei consumatori italiani sono decisamente insorte alla notizia di questo ipotetico e futuro (prossimo) cambiamento.
Pare, infatti, che il comparto produttivo dei condizionatori contribuisca al Pil italiano per lo 0,5% con un volume d’affari pari a circa 8 miliardi di euro,impiegando fino a 140mila persone.
Il braccio di ferro, dunque, si svolge tra chi sostiene il Green Deal europeo (patto che dovrebbe, entro il 2050, realizzare la neutralità climatica in Europa) e chi difende l’industria italiana che rende fresche le nostre dimore.
L’auspicio è che il cambiamento prospettato segua regole ragionevoli e equilibrate, affinché non si cerchi la pace, facendo sempre la guerra (fredda).
