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Materìa presentata alla Biblioteca De Gemmis

BARI – Lo scorso martedì 16 maggio, la storica Biblioteca De Gemmis di Bari, ha ospitato la presentazione del secondo numero della rivista culturale Materìa.

L’Assessora Paola Romano, dopo aver rivolto ai presenti un caloroso saluto, ha sottolineato l’importanza dell’evento, augurando alla Redazione di perseguire nei suoi intenti. Un pubblico attento e motivato ha seguito con vivo interesse la presentazione

La forza delle parole, infatti, diventa inarrestabile quando al loro significato si unisce la passione nel porgere idee ed esperienze. Il termine “scelta”, filo conduttore del secondo numero del magazine ha calamitato “silenzi, donna, sud”, voci altrettanto pregne di senso.

Materìa, inserto culturale della Gazzetta dal Tacco di cui Clelia Conte è il Direttore responsabile, è un progetto fortemente voluto da Maria Pia Latorre e accolto con entusiasmo dagli altri componenti il gruppo di redazione.

Nata dal bisogno di mettere in campo diverse sensibilità e competenze, Materìa intende sviluppare riflessioni in vari ambiti, per favorire dialogo e circolazione di idee nel nostro territorio la cui vivace realtà culturale merita di essere condivisa e rimarcata come merita.

Si parte da uno “sguardo”, parola-chiave del primo numero e in particolare da quello affascinante e un po’ enigmatico del volto femminile ritratto dalla nostra Liliana Carone, l’artista che illustra la copertina della fanzine.

Senza voler porre confini di genere, a nostro parere, lo sguardo femminile è strumento prezioso per osservare e interpretare con particolare sensibilità i segni della realtà che ci circonda. E come negarlo dopo aver ascoltato storie di persone e personaggi che hanno lasciato impronte indelebili o che continuano ad animare con vivacità e acutezza il panorama culturale della nostra terra? Mi riferisco in primo luogo a Beppe Labianca, alla sua pittura, ai suoi silenzi pensosi,  al suo sguardo, appunto, di uomo e di artista, che si spinge oltre, sempre alla ricerca dell’infinito. Per rimanere nell’ambito dell’arte, come non citare l’intensità dei volti femminili ritratti dalla fotografa Luciana Trappolino o l’inno alla vita presente nelle sculture di Carolina Sperti? E ancora, parlando di scelte, quelle della regista di teatro Marinella Anaclerio e del compositore e sassofonista Roberto Ottaviano che, pur in ambiti artistici diversi, dopo esperienze all’estero, sono tornati ad operare nel nostro territorio per trasmettere ai giovani il patrimonio delle competenze acquisite.

Il Sud ritorna nella scelta di vita e di impegno di Vitandrea Marzano, dirigente dello staff tecnico del Sindaco Decaro e nel fenomeno di tanti giovani che, dopo aver fatto esperienze di lavoro al nord o all’estero, fanno ritorno nella nostra regione, apprezzando la realtà da cui provenivano.

Parlando di giovani mi piace citare Claudia Babudri che ci presenta le scelte di Federico II, personaggio che ha lasciato una forte impronta nel nostro territorio e Irene Guglielmi, giovane e talentuosa illustratrice di silent books per bambini.

Così torna a riaffacciarsi la parola “silenzio” che con la sua magia ci introduce nel mondo della poesia attraverso le interviste ai noti poeti Lino Angiuli e Daniele Giancane e ci dona i versi di due giovani poeti pugliesi: Francesco Cagnetta e Roberta Carlucci.

Questi, in estrema sintesi, i contenuti trattati e presentati nell’incontro del 16 maggio scorso in cui le parole-guida “sguardo e scelta”, ma anche quelle emerse: “silenzio, donna, sud”, con la loro densità hanno svelato al pubblico presente e ai graditi ospiti la vocazione del progetto culturale di Materìa.

Ci auguriamo che attraverso il sito web il nostro magazine possa attirare e far crescere l’attenzione di quanti sono sensibili alla bellezza della cultura e di chi riversa energia e impegno per il miglioramento della nostra società e del nostro sud.

Ezia Di Monte

 

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