Principale Economia & Finanza Assunzioni, concorsi rapidi e merito, la PA prova a cambiare

Assunzioni, concorsi rapidi e merito, la PA prova a cambiare

Il ministro Paolo Zangrillo al Forum PA annuncia che entreranno 320mila dipendenti in due anni e un progetto a breve per concludere le procedure concorsuali in sei mesi, dalla pubblicazione del bando fino all’assunzione

© Mario Romano / Agf
– Paolo Zangrillo

 

AGI – Una pubblica amministrazione più efficiente e meglio formata. A questo ambizioso obiettivo lavora il ministro Paolo Zangrillo, che ha annunciato oggi una serie di misure, tra le quali l’assunzione in due anni di 320mila dipendenti, procedure concorsuali più agili e brevi e il rilancio della meritocrazia.

Partecipando al tradizionale Forum della PA, il ministro ha denunciato “il grande impoverimento” sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, vissuto dalla pubblica amministrazione negli ultimi dieci anni con il blocco del turnover. E poi l’età media elevata del dipendente pubblico: oggi sfiora i 50 anni, mentre nel 2001 era inferiore ai 44 anni.

“Attualmente il personale over 55 e oltre costituisce il 36,7% del totale – ha sottolineato Zangrillo – e quello con meno di 35 anni è ridotto a circa il 10%, meno della metà rispetto al 2001. I nostri uffici hanno visto un impoverimento di circa 300 mila persone”.

Secondo il ministro, “dobbiamo osservare questi fenomeni, comprendere come reagire alla situazione” e “intervenire sul nostro capitale umano”. “La pubblica amministrazione ha necessariamente bisogno di una immagine attrattiva, facendola vivere alle persone come una vera opportunità professionale”, ha aggiunto.

E qui si lega il discorso del merito, un concetto che non va più considerato un tabù nella Pa, altrimenti “ci condanniamo a essere una organizzazione diversa da tutte le altre”.

“Negli ultimi mesi ho sentito diverse teorie sul tema del merito, ho sentito persone qualificate raccontare che il merito, se portato alle estreme conseguenze, porta a un disagio psicologico perchè le persone si sentono valutate nel loro valore. Io credo che il merito sia esattamente il contrario. Misurare il merito significa accompagnare la crescita delle persone, valorizzare i loro talenti, individuare le aree di debolezza e di miglioramento”.

Per quanto riguarda i concorsi, il ministro ha annunciato che presenterà a breve un progetto  “per ripensare le procedure concorsuali rendendole più agili e più brevi, e quindi più accessibili alle persone che vogliono misurarsi con l’opportunità di lavorare nella pubblica amministrazione”. L’obiettivo è di impiegare un periodo non superiore a sei mesi dalla pubblicazione del bando fino all’assunzione. 

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