Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli “Ciò che cerco di nascondere” è l’EP d’esordio della barese EVRA

“Ciò che cerco di nascondere” è l’EP d’esordio della barese EVRA

INTERVISTA – Claudia Cuccovillo, in arte EVRA, è una cantautrice e musicista barese di ventiquattro anni. Nel 2020, in piena pandemia, ha iniziato a lavorare al suo progetto da solista, con l’obiettivo di unire i due mondi a lei più vicini: il cantautorato italiano e l’R&B. Ha pubblicato diversi singoli quali “Mi fa sentire sola”, “Mille possibilità”, grazie ai quali è riuscita a farsi notare a livello nazionale. Nel 2022 è entrata a far parte del roster di Sugar Music Publishing, con cui ha rilasciato “strade perdute” e in seguito “l’alba che tornerai”, brani inseriti nel suo EP d’esordio “ciò che cerco di nascondere”, uscito il 31 marzo. L’ho intervistata per conoscere meglio il suo percorso artistico e il suo primo lavoro, che porterà in tour in diverse città̀ d’Italia.

Quando hai sentito che la musica sarebbe stata la tua compagna di vita?

L’ho capito sin da bambina quando guardavo molti programmi di musica in tv e mi mettevo a cantare per emulare gli artisti. Mi piaceva così tanto che poi a 13 anni ho espresso ai miei genitori il desiderio di iniziare a prendere lezioni di canto. Da quel momento non mi sono più fermata ed è andato tutto in salita: ho studiato molto e mi sono esibita in piccole performance e concerti nella mia città, Bari.

Cosa ti ha spinto a dar inizio al progetto EVRA?

Ho partecipato nel 2016 a XFactor, arrivando ai Bootcamp, e questa esperienza sebbene breve mi è stata utilissima e al tempo stesso mi ha anche sconvolta perché ero ancora molto ingenua e non conoscevo tutto il mondo dello show business con le dinamiche che comporta. In seguito mi sono un po’ fermata per continuare studiare e intraprendere percorsi diversi dalla musica, fino a quando sono tornata sui miei passi realizzando di avere necessità di esprimermi attraverso le mie canzoni. Così pian piano, a fine 2019, ho messo in piedi il progetto EVRA sviluppandolo durante tutto il periodo pandemico. Si tratta di un progetto che non saprei descrivere a parole in quanto per me è più che altro il frutto della mia urgenza comunicativa e dell’ispirazione del momento.

“Ciò che cerco di nascondere” è il titolo del tuo EP d’esordio. Cosa tendi a tenere nascosto?

Sono sempre stata una ragazzina molto timida ed estremamente sensibile e per questo motivo sono stata spesso presa di mira. Mi ero convinta che l’essere fragili e vulnerabili fosse sbagliato, quindi per proteggermi dalle offese e dagli attacchi di chi mi emarginava mi sono costruita nel tempo una corazza, una maschera sociale che mi permetteva di reprimere le mie emozioni evitando di sentirmi rifiutata e soffrire. Ora, invece, a 24 anni ho imparato a dire “Chi se ne frega” e ho compreso che ognuno di noi ha bisogno di capire com’è fatto, di accettarsi e di circondarsi di persone che possano apprezzarlo. Perciò con il mio EP racconto a tutti i miei sentimenti più puri e intimi, senza alcun filtro: parlo dell’ansia sociale e delle mie paure, scegliendo per la prima volta di non nascondermi più.

In “Parlo solo con me” infatti metti i tuoi pensieri solitari a disposizione del pubblico. Cosa volevi comunicare?

È il primo step del mio progetto, la rappresentazione in musica della mia chiusura totale nei confronti del mondo. Tratta di quel momento della mia vita in cui volevo essere lasciata in pace perché a mala pena riuscivo a interagire con me, figuriamoci con gli altri. Quello però che voglio comunicare con questo brano è l’esortazione a tentare di non aver timori o rimpianti e a cercare di raggiungere quella consapevolezza per cui possiamo contare sempre e solo su noi stessi.

Poi è arrivata “fuoco & fiamme”, che hai definito la focus track dell’intero lavoro. Cosa è cambiato?

Fuoco & fiamme è semplicemente lo step successivo, un brano leggero ma sempre malinconico. Continua ad esserci un blocco, una parte di me che non riesce a uscire dal guscio, ma comincio finalmente a intravedere il potenziale per farlo. Racconta di quando ho preso atto della mia infelice condizione e ho espresso la voglia di evadere, di partire, di lasciare la mia stanza e scoprire cosa c’è al di fuori. In particolare il testo dice “Vorrei dare forma a questo nulla” ed è il mio modo di infondere speranza a me stessa e a chi mi ascolta nel ricercare la luce nel buio perché possiamo trovarla.

Per veicolare questi messaggi hai scelto un sound chiaramente R&B moderno. Come mai?

Sono approdata a questo genere dopo un lungo percorso di sperimentazione. Ho cominciato a scrivere i primi pezzi a stampo cantautorale, dopo di che – collaborando con dei produttori – ho testato il mondo dell’elettronica ma l’R&B mi è sempre piaciuto. Da adolescente sono stata un’accanita ascoltatrice di Amy Winehouse, così un giorno ho voluto provare a buttar giù i miei pensieri anche su dei type beat con questo sound e mi sono resa conto di riuscire a creare melodie facilmente e in modo spontaneo, grazie anche al mio timbro che si presta a certe tecniche vocali. Da lì quindi l’ho scelto per dar vita al mio progetto e sento che sia la chiave giusta.

Per fare la tua musica ti sei dovuta spostare da Bari. Pensi che avresti potuto proseguire qui?

Bari ha tantissimi talenti, che siano artisti o gruppi, e gode di moltissima creatività ma purtroppo non offre delle concrete opportunità per chi vuole fare della musica il proprio mestiere. Io mi sono trasferita dallo scorso settembre a Milano, perché desideravo seguire la direzione verso cui il vento mi stava portando senza paura di sradicarmi dalla mia città. Per raggiungere dei risultati importanti il segreto sta nel farsi ascoltare il più possibile, frequentare i posti giusti e conoscere gente del settore a cui può interessare ciò che proponi. Di sicuro a Bari è più difficile perché queste occasioni sono poche, ma possono verificarsi. Alla fine credo sia anche questione di fortuna.

Quali sono i progetti futuri di EVRA?

Certamente i live in primis, infatti quest’estate mi esibirò molto in giro per l’Italia e non vedo l’ora! Spero di trasmettere tutto il mio amore per la musica e i miei messaggi. Poi sto già scrivendo nuovi pezzi, perché il trasferimento ha comportato grandi cambiamenti nella mia vita e mi sta facendo vivere esperienze diverse da quelle a cui ero abituata, quindi sento proprio la necessità di esprimerle nero su bianco, per metabolizzarle e sfruttarle al meglio con il mio progetto.

ASCOLTA QUI L’EP 

TRACKLIST: 

1- dai respiri alle parole

2- parlo solo con me

3- strade perdute

4- x averti

5- fuoco & fiamme

6- l’alba che tornerai

https://www.instagram.com/inartevra/

https://www.facebook.com/inartevra

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.