Principale Politica Solidale solipsismo

Solidale solipsismo

di Romina G. Bottino

Vice Direttore Stampa Parlamento

http://www.stampaparlamento.it

Non è servito a nulla aver votato e scelto un programma ben delineato per la risoluzione del problema migranti. Gli Italiani attraverso il loro consenso elettorale hanno dato, a gran voce, mandato al nuovo esecutivo per l’attuazione del blocco dell’immigrazione incontrollata, ma i gruppi cattolici, gli attivisti sociali, le cooperative, le ONG finanziate ormai da anni da privati,  con una spesa di milioni di euro “senza un tornaconto personale” e tutte le altre organizzazioni  impegnate nella “volontaria” accoglienza, irridendo alle scelte politiche degli italiani, hanno messo in moto la macchina della delegittimazione delle scelte governative.

Forti del sostegno della sinistra e nella speranza che la magistratura possa accogliere le loro istanze, nonostante lo scandalo per una truffa che ha visto coinvolto un parlamentare, simbolo dell’immigrazione “a tutti i costi”, in nome di una pseudo carità  e della prezzolata solidarietà, sempre attuata e pagata anche con i soldi dei contribuenti italiani ed a danno degli interessi, della sicurezza e del decoro delle città Italiane, continua a dettare legge l’Agenda 2030 che riconosce ed integra la migrazione come elemento fondamentale di sviluppo, trattando migranti e rifugiati non solo come gruppo vulnerabile ma anche come fattore di crescita.

La domanda resta, fattore di crescita di cosa e soprattutto di chi ?

In questa Italia esterofila che dispensa costosi armamenti e grande solidarietà nell’accoglienza, giova ricordare al legislatore che  i cittadini restano soggetti, a causa di un grande debito pubblico, ad un sistema di tassazione che  preleva dalle tasche dei lavoratori  fino al 65%  di imposte, per avere come contro partita  una pessima assistenza sanitaria che impone in media un’attesa da sei a dodici mesi per poter effettuare una visita specialistica, interminabili ore di sosta nei pronto soccorso, infrastrutture da umanizzare,  per non parlare di una giustizia lenta, costosissima e senza sufficienti garanzie,  e perché no, anche della sicurezza e delle vittime di ponti e viadotti crollati e della mancata manutenzione di strade, che però restano ben corredate da efficienti e sofisticati autovelox di ultima generazione !

La solidarietà è giusta e doverosa, ma in un periodo storico così difficile a livello economico che registra la povertà di milioni di famiglie Italiane,  anziani abbandonati sulle panchine,  giovani senza lavoro e pensioni da fame, sembra assurdo pretendere di poter accogliere ogni giorno centinaia e centinaia di immigrati irregolari, destinati ai centri di accoglienza delle diocesi, che oggi vantano la presenza di oltre 25mila immigrati in circa 125 strutture sulle 220 presenti sul territorio nazionale ed ai centri sociali voluti dalla sinistra Italiana, che gravano inesorabilmente sull’economia dello Stato.

Non possiamo mandare nel dimenticatoio chi ha gestito e chi gestisce quasi mille richiedenti asilo ed incassa trentamila euro al giorno e tra barche e Ferrari rosso fiammanti non si fa mancare nulla, così come non possiamo scrollarci di dosso le false fatturazioni ed una truffa aggravata per oltre 650 mila euro, perpetrata dai familiari di un “inconsapevole” deputato della sinistra.

E poi, con tutto il rispetto per il Santo Padre, in questo clima di pseudo solidarietà, non può passare inosservata l’ostentata difesa dei migranti da parte della Santa Sede, considerando nella giusta misura che su 100mila migranti giunti in Italia da Gennaio ad oggi, circa 35mila sono stati accolti dalla Chiesa, ma non gratuitamente in Vaticano e nemmeno con il contributo dell’Istituto per le Opere di Religione, meglio conosciuto come Banca IOR, bensì da strutture religiose sparse sul territorio italiano che attingono alle risorse economiche messe a disposizione dall’Unione Europea e dallo Stato Italiano.

Se un migrante su tre passa dalle Ong alla Chiesa Cattolica, soffermarsi a riflettere, moltiplicando la retta giornaliera per il numero di migranti,  potrebbe diventare un atto dovuto per meglio inquadrare il fenomeno solidale.

Fra otto per mille ed interventi europei avrebbero potuto promuovere la vera, concreta e definitiva  risoluzione dei problemi di chi realmente è costretto ad abbandonare il proprio paese, ma da anni troppi interessi collaterali alimentano uno sterile dispendio di risorse vitali che producono ricchezza solo a chi si colora di solidarietà, lasciando poi allo sbando, in giro per l’Europa milioni di disperati che nemmeno sanno di rappresentare il nostro fattore di crescita !

Con il denaro speso per l’accoglienza in tutti questi anni, avremmo potuto consegnare vita nei loro paesi e non morte in mare !

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