
Definisce “decreto precariato” il provvedimento del governo sul lavoro. “Per il Primo Maggio – accusa il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte su Repubblica – la Meloni ha organizzato una sceneggiata che costerà caro ai lavoratori già poveri e sottopagati”.
“Un governo serio – attacca l’ex presidente del Consiglio – non si riunisce il Primo Maggio per condannare i giovani al precariato a vita, uccidendo il loro sogno di avere una casa e dei figli”, ma “si riunisce per introdurre il salario minimo legale”. Con il provvedimento dell’esecutivo in materia di lavoro, secondo il leader pentastellato, “ci sarà certamente un aumento dei contratti a termine che avevamo arginato e contrastato con il decreto Dignità”. Iniziative come il taglio al reddito di cittadinanza, poi, “sono decisioni scellerate, che preparano un disastro sociale”, mette in guardia Conte.
“Si tagliano i sostegni mentre l’inflazione morde e in autunno si prospetta un nuovo aumento delle bollette”, segnala. Passando ai rapporti con il Partito democratico, che nel frattempo ha cambiato guida, il leader dei Cinquestelle rivela: “C’è un dialogo con Schlein”. “Su alcuni temi, ad esempio sul salario minimo, le sensibilità di Schlein possono essere compatibili con le nostre”. Ma “su altre”, precisa, “viaggiamo su binari differenti: dalla guerra alla questione dell’inceneritore”.
Il leader di Italia viva sostiene che il M5s possa andare in soccorso di una Meloni in difficoltà. A Renzi “risponderei – replica Conte – che abbiamo tante idee, per fortuna diverse dalle sue. Ma a lui ha già risposto efficacemente il suo sodale Calenda, l’ultimo o forse il penultimo Calenda. Ovvero: al posto di Renzi – aggiunge il leader del M5s -, che intende la politica come cura dei suoi affari personali in giro per il mondo, proverei orrore per me stesso”.