
il 18 aprile abbiamo celebrato l’80° anniversario della nostra fondazione con l’evento “Testimoni di Pace”: un’importante occasione di memoria collettiva che ha voluto raccontare la storia dell’Associazione attraverso le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona le conseguenze della guerra, fino ad arrivare all’impegno odierno dell’ANVCG in favore delle vittime civili delle guerre e dei conflitti attualmente in corso nel mondo.


Domenica 30 aprile su Rai3 alle 17.15 andrà in onda “Testimoni di Pace” un viaggio tra testimonianze ed esibizioni artistiche per ripercorrere gli 80 anni di storia della nostra associazione.


Lettera del Corita (comitato rimboschimento di Taranto) agli amici di ANVCG di Foggia (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra)
Carissimi Amici dell’ ANVCG
domenica 30 aprile assisteremo volentieri all’evento “Testimoni di Pace”.
La Vostra Compagine ha ricevuto il nostro contatto certamente in occasione della nostra annuale campagna di sensibilizzazione alla piantumazione di alberi, ma se ci siamo rivolti a Voi questa volta avremmo voluto che accettaste l’idea di metterli a dimora dedicandoli “alla memoria” di quelle stesse vittime civili di guerra che l’ANVCG tiene a celebrare sin dal lontano 1943.
Come CO.RI.TA., Comitato per il Rimboschimento della città di Taranto, ci teniamo a rispondere al Vostro invito, non senza ricordare che oltre alla memoria del nostro tragico passato abbiamo anche il dovere di attivarci per costruire un futuro di sostenibilità ambientale, affrontando attraverso la piantumazione di flora autoctona – questa volta da dedicare alle vittime della guerra – l’attuale pericoloso aumento delle temperature e la perdita di fauna selvatica e di biodiversità.
Quei 330 milioni di euro stanziati dal Governo a tutto il 2024 per la realizzazione di boschi urbani e periurbani pare non stiano offrendo i risultati sperati per la lotta ai cambiamenti climatici, e questa non è altro che la “ciliegina sulla torta” di tutta una serie di inadempienze e disattenzioni che caratterizzano la nostra politica, locale e nazionale, verso i gravi problemi ambientali che dovremmo invece affrontare con la massima determinazione.
Piantare alberi, apponendo su ognuno di essi targhetta con nome e cognome ecc. della povera vittima civile, potrebbe giovare a rinsaldarne la memoria, ottenendo al contempo i preziosi, insostituibili servizi ecosistemici che i nostri amici alberi ottengono anche per noi e la nostra stessa sopravvivenza.
Che dite… ne possiamo parlare?
In attesa di rileggerVi presto, vogliate gradire i saluti più cordiali.
Valentino Valentini
Piergianni Caldarulo
Rosario Sasso
Roberto De Giorgi
CO.RI.TA.
Comitato per il Rimboschimento della città di Taranto