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Comunque vada

I politici, alla fine, troveranno un tracciato operativo che non andrà a soddisfare nessuno; ma consentirà, forse, di portare avanti questa Legislatura. Avevamo scritto che il 2023 non sarebbe stato l’anno della “svolta”. Ora lo confermiamo.  Si tornerà a percepire venti di “polemica”. Per ora in sordina; ma sino a quando? L’economia del Bel Paese non può poggiare su posizioni ideologiche non suffragate da evidenti stimoli di ripresa produttiva. Anche perché l’aria del “sovranismo” incombe su parte dell’UE. Anche il profilo della rappresentatività politica dovrebbe essere riconsiderato con un’ottica meno strumentalizzata.

Probabilmente, si è già perduto tempo prezioso. Dopo tante prove, non concluse, si è capito che per fare i “politici”, oltre all’onestà, ci vuole un’innata “stoffa”.Gli elettori, in questi anni, si sono fatti un’idea sugli eventi. N’è risultato che gli italiani avrebbero gradito essere informati “prima” di quello che si sarebbe applicato “dopo”.Oggi, siamo perplessi. Certo è che questo Esecutivo di Centro/Destra dovrebbe provvedere a recuperare le incoerenze dei Governi che l’hanno preceduto.

Le opportunità non mancano, ma ci sono delle considerazioni generali che non sono state ancora affrontate. La linea di programma dell’Esecutivo sembra buona; anche se percorribile in salita. Questo, tra l’altro, dovrebbe essere l’anno del varo del Dipartimento per gli Italiani all’Estero (DIE). Un provvedimento del quale, già da qualche tempo, avevamo segnalato l’opportunità.

Giorgio Brignola

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