
Egr. Direttore,
le nuove generazioni faticano a trovare dei riferimenti sia nella politica sia nelle istituzioni.
Siamo in una società che comunica molto ma ascolta poco. Ecco perché il ruolo di chi ha incarichi istituzionali nella politica , nella scuola, nella Chiesa, nello Stato deve essere un esempio molto importante per insegnare ai nostri figli a crescere in una società giusta. Bisogna uscire dai luoghi comuni: questa è una generazione che fatica a trovare delle risposte perché non ha chi li aiuta. Hanno bisogno di riferimenti, di persone che sappiano guidare nelle scelte.
Sono disorientati di fronte agli adulti che non riescono a dare delle risposte univoche. Bisogna anche saperli ascoltare. Siamo in una società che trasmette molto, ma ascolta poco.
Forse il punto debole sta che i giovani non riescono a trovare spazio nel mondo del lavoro, nella politica, nella scuola, negli incarichi dirigenziali avendo anche titoli di studi universitari, sono ostacolati da un popolo di ultra sessantenni e oltre, questo crea un’incapacità a irrobustirsi, ad avere quella solidità fisico-psichica che consente di affrontare la realtà.
Ci devono essere delle molle che devono scattare: il cambiamento e lo spazio per i giovani ci deve essere non possiamo rimanere con una classe dirigente anziana!
Cav. Antonio Guarnieri