
L’ incontro bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, il primo dopo le recenti tensioni, è durato oltre un’ora e mezza. Al centro del colloquio a due, migranti, Ucraina, economia e Patto di stabilità.
La premier a Bruxelles lancia l’allarme sulla Tunisia: “Se crolla si rischia una catastrofe umanitaria con 900 mila rifugiati”. La segretaria del Pd Schlein con i socialisti europei: ‘Il governo fa le domande sbagliate, dovrebbe invece chiedere una maggiore condivisione sull’accoglienza, superando Dublino’.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito “molto preoccupante” la situazione in Tunisia durante il Consiglio europeo concluso a Bruxelles, affermando che il numero di arrivi di migranti in Italia e’ triplicato rispetto al 2022. Secondo quanto si apprende da fonti Ue, la presidente ha aggiunto che “se questo trend continuera’, questa estate rischiamo una situazione fuori controllo”, chiedendo un rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito, il potenziamento del sistema Sar per il soccorso in mare e l’avanzamento dei lavori sui rimpatri.
Il dossier migranti e la riforma del Patto di stabilita’ e crescita sono stati tra i temi discussi nel bilaterale tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente francese, Emmanuel Macron. Poi sono state affrontate anche le questioni legate alla politica industriale e alla transizione energetica. Macron e Meloni hanno discusso di “opportunita’ di cooperazione” tra i loro due Paesi su migrazione, industria e spazio. I due leader hanno anche discusso della “necessita’ di continuare a lavorare per la sovranita’ europea” in termini di politica industriale e decarbonizzazione delle loro economie. Hanno inoltre ribadito “la loro determinazione a sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa e hanno accolto con favore l’accordo per fornire agli ucraini le munizioni e i missili di cui hanno bisogno grazie all’industria europea”.
La presidente del Consiglio e il presidente francese “hanno ribadito la loro determinazione a sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa e hanno accolto con favore l’accordo raggiunto per fornire agli ucraini le munizioni e i missili di cui hanno bisogno grazie all’industria europea”.