Principale Politica Elly Schlein proclamata neosegretaria: sarà la svolta del PD?

Elly Schlein proclamata neosegretaria: sarà la svolta del PD?

Elly Schlein è stata proclamata neosegretaria dall’assemblea dei Dem mentre Bonaccini è stato eletto presidente. “Chi aveva scommesso sulla fine del Pd ha perso. Siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera”, è quanto dichiarato dalla segretaria del PD dopo la sua proclamazione. Dunque, il primo e più importante effetto, forse il solo degno di nota, è l’esplosione dei “fuochi artificiali” all’interno del PD, per il cambio di rotta. Cosa farà quindi il PD?

Elly Schlein: sarà la svolta del PD?

Come nell’opera pirandelliana “Uno, Nessuno Centomila”, il noto romanzo della scomposizione della personalità, appaiono i personaggi che costellano il partito del PD. I quali si accorgeranno che la realtà non è unica. E la loro realtà non è l’unica realtà possibile. E che in realtà sono costretti dentro una maschera con la quale ingannano anche loro stessi. Tuttavia sono “fotografie” che ci mettono di fronte ad un dato di rilievo. Che la presa di coscienza di non essere “nessuno” può avere effetti catastrofici. Quindi, lo dico subito e con chiarezza. Mutatis mutandis, io credo che il Partito Democratico e la sinistra italiana, cose non del tutto coincidenti finora, siano arrivate al game over. In poco più di tre anni hanno sprecato un’occasione straordinaria per cambiare la propria storia politica e il futuro del Paese. Ed è per questo che ora, occorre la svolta definitiva -“Questo è il tempo di unire – dichiara la neopresidente – non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd” – di un PD che riesca finalmente a parlare, e a comunicare con la propria base, e a non rimanere distaccata, lontanissima, e pigra nei comodi salotti della propria superiorità. E a guardare dall’alto di una torre, le piazze piene riempite da qualcun altro. Deve procedere a severe autocritiche per dar voce a chi si sente silenziato in casa propria, e dialogare e affacciarsi nuovamente con la cautela del principiante nelle piazze, nelle strade. Per capire cosa dice la gente comune. Recuperare il contatto con una realtà che non si era più in grado di leggere da troppo tempo. Per fornire risposte concrete e chissà, magari più affidabili di quelle gridate dagli urlatori. Perchè ormai, le macerie della sinistra, si mischiano con le macerie della società che abbiamo di fronte. Che da inclusiva che era, si è trasformata in esclusiva. Una società dove le diseguaglianze diventano sempre più accentuate mentre il denaro governa sempre di più la politica, invece che esserne governato. E dove il welfare è considerato un problema più grande dell’evasione fiscale e dell’economia sommersa, forse perché più facilmente aggredibile. Non possiamo pensare dem dei personaggi che vogliono imporre a tutti la loro realtà, disprezzando ogni interpretazione diversa dalla loro.

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